Il tema della ricerca è lo studio delle relazioni che l'edificio contemporaneo instaura con il suolo attraverso il suo attacco a terra. A partire dalla condizione particolare degli edifici alti si intende analizzare la qualità dello spazio urbano che si genera appunto dalla intersezione con il suolo di questi.
Spostando l'attenzione ai piedi dell'edificio, ci si vuole concentrare sull'importanza del basamento: prima manifestazione della natura tettonica di un edificio ed espressione del rapporto tra forma e costruzione che trova risposta nei caratteri di un luogo mediate il contatto con il suolo. Oltre che fatto architettonico, esso è anche fatto urbano, in quanto rappresenta l'elemento con cui l'uomo e il preesistente si confrontano.
L'atto insediativo ha perduto oggi qualsiasi carica simbolica, con la conseguenza che gli edifici appaiano quasi poggiati sul suolo o addirittura manifestano una netta volontà di distacco, fisico e concettuale; mentre il volume si eleva indifferente, incurante di ciò che vi avviene intorno oppure al di sotto di esso. Ecco che l'architettura viene deterritorializzata, fino a divenire quasi neutrale e a perdere qualsiasi rapporto con il suolo e, dunque, con il luogo.
In particolare, oggetto di studio è l'edificio alto (torre o grattacielo), del quale si intendono analizzare le relazioni, spesso perdute, che esso instaura con il luogo fisico e con lo spazio simbolico della città, indagando la tensione tra la verticalità dell'edificio e l'orizzontalità della dimensione urbana presente nella contemporaneità. Dalla scomparsa del basamento, quale elemento di mediazione tra terra e cielo e forma rappresentativa del principio archetipico di insediarsi, deriva, infatti, la scomparsa dei rapporti tra suolo e architettura e tra architettura e contesto, oltre che l'indebolimento di quella relazione urbana che l'edificio instaura con l'uomo, il cui primo contatto con l'architettura della città avviene proprio in prossimità del suo attacco a terra.
La ricerca intende legare gli studi riguardanti la tettonica e il rapporto con il suolo a quelli compositivi, progettuali e di carattere urbano relativamente all'edificio alto.
Attualmente gli studi attinenti alla tettonica si interrompono ad un'analisi di carattere generale o, comunque, non indagano a fondo le applicazioni e i risvolti sull'edificio contemporaneo e, soprattutto, sull'edificio alto. Principalmente, quando di parla di tettonica ci si rifà ad una produzione architettonica, pubblica o privata, di più lunga tradizione tipologica, mentre il tipo del grattacielo è esaminato nei suoi aspetti statici e strutturali, nel suo ruolo funzionale e di carattere innovativo nella trasformazione della città moderna, nel suo rapporto verticale con il cielo. Spostare il punto di vista ai piedi del grattacielo, studiandone invece la sua orizzontalità, rappresenterebbe una prospettiva diversa nel modo di concepire e interpretare il ruolo urbano dell'edificio alto, riportando l'attenzione sull'aspetto fondativo dell'architettura, sulla sua capacità (meglio, sulla necessità) di indagare il terreno di sedime come primo luogo della progettazione e, a partire da esso, ristabilire un senso di appartenenza al contesto con l'esigenza di ritrovare un paesaggio urbano a scala umana.
Nella città verticale, infatti, si è persa qualsiasi valenza simbolica e il senso di identificazione del cittadino con lo spazio urbano, le cui strade, marciapiedi o piazze risultano come dei vuoti (spesso anonimi) tra un edificio ed un altro; gli edifici alti dal momento in cui poggiano a terra tendono ad elevarsi rapidamente eludendo ogni concetto di basamento. Tra l'altro, tale tipo di costruzione rappresenta un fenomeno sempre più presente nella città contemporanea, adottato come segno di uno progresso sociale e tecnologico, la cui applicazione è di scala globale.
Infine, oltre che rappresentare un approfondimento al tema ¿ come già espresso ¿ fin adesso poco trattato, la ricerca intende produrre un compendio teorico, bibliografico e documentale finalizzato alla conoscenza dell'applicazione dei principi tettonici all'edificio alto, atto per di più a fornire un apporto suppletivo alla progettazione.