Anno: 
2017
Nome e qualifica del proponente del progetto: 
sb_p_523641
Abstract: 

Il progetto intende approfondire il tentativo di stabilire in Nuova Spagna, a partire dalla seconda metà del 1808, una Junta governativa sul modello di quelle diffusesi in Madrepatria all'inizio della Guerra di Indipendenza, in reazione al nuovo status quo della Monarchia (ovvero l'assunzione della Corona da parte dei Bonaparte in seguito alla sua cessione da parte dei Borbone e, in particolare, a partire dalla proclamazione come re di Giuseppe, fratello di Napoleone). L'obiettivo è dunque quello di individuare le caratteristiche, nel Viceregno nordamericano, del peculiare fenomeno di autogoverno juntero. Questo, già inedito in Spagna (nella cui tradizione giuspolitica comunque dichiarava di fondarsi), coinvolse in poco tempo entrambe le sponde dell'Atlantico: pur non consistendo, dunque, in una fattispecie specificamente "novohispana", dato che le Juntas insorsero anche in buona parte delle altre realtà amministrative dell'America spagnola, nel Vicereame nordamericano il fenomeno assunse una portata peculiare. Ne sono testimonianza la tendenza iniziale a porsi in continuità, piuttosto che in antitesi, con l'istituzione vicereale; un certo ostracismo nei confronti del progetto autonomista di buona parte delle classi dirigenti peninsulari residenti nel vicereame; il sostanziale fallimento cui l'esperimento fu condannato, in conseguenza delle trame e delle violente opposizioni delle stesse élites metropolitane. Nonostante, quindi, l'esito infruttuoso della Junta novohispana, approfondirne le caratteristiche e le fondamenta politico-istituzionali appare comunque di primo interesse per comprendere appieno le seguenti, complesse fasi del processo indipendentista del di lì a poco nascente Stato messicano.

Componenti gruppo di ricerca: 
sb_cp_is_660411
Innovatività: 

La vicenda della Junta "novohispana", a causa dell'apparente fugacità dei suoi presupposti e delle sue conseguenze, viene spesso trattata dalla letteratura come poco più di un passaggio intermedio tra il momento dello "shock" sociopolitico procurato nell'antico Viceregno dalla notizia della presa napoleonica della Spagna e l'insurrezione dei movimenti indipendentisti a carattere indigeno e popolare, capeggiati da personaggi come Hidalgo e Morelos, per la verità svincolati da un'impronta istituzionale ed "elitaria", quale apparteneva alle stesse Juntas nel mondo ispanico.
La percezione di una non assoluta centralità del momento "juntero" in Nuova Spagna è stata evidentemente favorita dal dato di fatto della brevità della sua durata: l'esperimento autonomista, incoraggiato dalle classi dirigenti creole "borghesi" e che aveva identificato nel viceré Iturrigaray (l'affidamento del vertice della Junta all'istituzione vicereale è altro dato di assoluto interesse) il suo capo necessario, non aveva resistito alla reazione da parte delle élites peninsulari residenti a Città del Messico, che si ritiene vedessero poste in pericolo le proprie prerogative economiche e politiche dalla fondazione dello stesso governo "juntero", nel caso (com¿era probabile) venisse monopolizzato dagli stessi creoli. Eppure, la fecondità delle teorie politiche che sostanziarono i dibattiti giustificativi della "Junta novohispana" non sembra trascurabile né relegabile ad un mero inquadramento "di sfuggita": essa testimonia piuttosto la preparazione culturale, sui temi giuspolitici maggiormente in voga nella Spagna del tempo e non solo, dei creoli locali, desiderosi di condividere un sentimento di appartenenza alla comunità politica spagnola che proprio in quei mesi affermava la propria, inedita soggettività attraverso il canale delle Juntas. Riscoprendo i convulsi avvenimenti di Città del Messico dell'estate del 1808, sarebbe possibile anche rivitalizzare il dibattito sul se i creoli "novohispani" percepissero se stessi come semplici sudditi coloniali o meno: la tensione "juntera" in realtà rivelerebbe una tendenza alla negazione, nel comune sentire politico del momento, del semplice status coloniale del Viceregno, in favore di quel senso di condivisione "alla pari" del patrimonio giuspolitico della comunità ispanica che, non a caso, le delegazioni americane alle Cortes di Cadice di lì a poco non faranno che confermare. Sono quindi da rintracciarsi in questo momento storico, tutt'altro che peregrino, alcune delle basi fondamentali di quella specifica concezione della dignitas giuspolitica messicana che, di lì ad una decina d'anni, contaminerà per certi versi anche la svolta verso l'opzione monarchica della prima indipendenza.

Codice Bando: 
523641
Keywords: 

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