Nome e qualifica del proponente del progetto: 
sb_p_2469326
Anno: 
2021
Abstract: 

Il lembo più meridionale dell'Albania è dominato dal profilo affilato della collina di Çuka e Aitoit che conserva imponenti resti di fortificazioni di età ellenistica in opera poligonale (caso unico nella regione), riprese e restaurate in età tardoantica ancorché in dimensioni più limitate. La regione, oggi divisa tra Grecia e Albania, è identificabile con la Kestríne delle fonti e il sito con Kestría, un ben munito oppidum per usare la definizione di Plinio (N.H. 4.1). In contatto visivo diretto con Butrinto, il centro si trova all'incrocio di uno dei pochi corridoi naturali che collegano l'entroterra con il canale di Corfù, in direzione est-ovest, incrociando la via costiera per Nicopoli.
Il progetto mira a realizzare un approfondito studio storico-archeologico del sito e del suo contesto regionale. Nello specifico, verrà avviato uno studio storico-epigrafico dei periodi ellenistico, romano e tardoantico, improntato sulla diacronia e mantenendo al proprio centro di attenzione i processi trasformativi di lunga durata. La cristianizzazione dell'area è un ulteriore tema di ricerca, che viene richiamato all'attenzione anche dai resti inediti di un monastero ai piedi della collina. È, inoltre, prevista la realizzazione di un aggiornato rilievo plano-altimetrico di dettaglio delle strutture visibili, imprescindibile strumento di conoscenza, tuttora mancante, che costituirà la base di una nuova e dettagliata lettura archeologica, che a sua volta verrà integrata dall'analisi della documentazione d'archivio. Tutto il materiale verrà pubblicato in un archivio online ad accesso aperto che diventerà la base per uno studio analitico su scala regionale. Infine, risulta fondamentale dare inizio ad uno spoglio degli archivi cartografici di ambito ottomano per una più puntuale ricostruzione del paesaggio della regione e affiancare queste fonti a quelle occidentali, già note e proficue per la ricerca precedente.

ERC: 
SH6_3
SH6_5
SH6_8
Componenti gruppo di ricerca: 
sb_cp_is_3111687
sb_cp_is_3119048
sb_cp_is_3109131
sb_cp_is_3116028
sb_cp_is_3109081
Innovatività: 

Le monumentali fortificazioni della collina di Çuka e Aitoit / Kestría hanno attirato nel passato l'attenzione degli studiosi sul sito antico e in misura minore anche sulla regione antica di Kestíne. Cionondimeno manca ancora oggi un esame attento ed analitico delle fonti e dei resti che integri e ponga sotto la lente dello studio attento le fonti letterarie, quelle epigrafiche, l'analisi archeologica dei documenti d'archivio e delle evidenze conservate e, infine, una esaustiva analisi delle fonti di cartografia storica, fondamentali per la ricostruzione dei paesaggi antichi. Il contesto, dunque, costituisce per sé un elemento di importante novità negli studi storico-archeologici della regione.
Un secondo elemento di novità è costituito dalla scala del sito di Kestría. A lungo nella bibliografia specialistica si è dibattuto sulla difficoltà di comprendere in maniera esaustiva i sistemi insediativi, difensivi e sociali dell'Epiro antico, rimarcando l'ipotesi che l'indicazione di Tucidide di un sistema insediativo katà kómas continui a costituire la regola anche quando le grandi (misura relativa alla Grecia nordoccidentale) città di Phoinike e Antigonea vengono edificate. I siti che per dimensioni delle aree difese da mura si possono chiamare di secondo ordine, quali Melani, Malçani, Borshi e Çuka e Aitoit, per menzionare i principali, non sono mai stati fatti oggetto di indagine sistematica. Per la prima volta, dunque si puntano i riflettori dello studio su una tipologia insediativa chiave, un centro che oltre ad essere un luogo fortificato e di rifugio è, con ogni probabilità e stando alle fonti, sede amministrativa di riferimento di una comunità locale (koinón). L'analisi sistemica di questo centro permetterà di gettare un'importante luce sull'intero contesto regionale.
Il terzo punto di forte innovazione è affidato all'approccio multidisciplinare, l'unico capace di dare ragione a una importante e diversificata stratificazione archeologica: fortificazioni ellenistiche, tardoantiche, edifici di culto cristiani, una diversificata edilizia abitativa privata e semi-pubblica, ecc. All'analisi archeologica si affianca quella degli archivi, delle fonti storiche ed epigrafiche, di età ellenistica, romana, tardoantica e bizantina, fino ad arrivare alle ricognizioni degli archivi cartografici d'ambito ottomano, nel tentativo di offrire un quadro il più possibile completo.
È comprensibile dunque come la felice conclusione di un progetto fortemente esplorativo come il presente, aprirà certamente nel prossimo futuro nuove strade all'indagine integrata storico-archeologica della regione intera.
Infine, questa iniziativa costituirebbe la prima ricerca di ambito storico-archeologico della Sapienza in Albania, aggiungendo di fatto un nuovo ambito geografico e culturale al ricco panorama di ricerca dell'Ateneo.

Codice Bando: 
2469326

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