Ararat

Poesia, architettura, ospitalità. Dialogo sui territori dell’informale

Sono più di vent’anni che Francesco Careri, con il collettivo Stalker / Osservatorio Nomade, ‘va a zonzo’ per la città di Roma. La definizione di architetto sembra turbarlo; la considera pericolosa, allude a un ruolo tecnico risolutivo e per questo non vi si riconosce del tutto. Certo che le cose sono nel farle più che nel progettarle, Careri preferisce sperimentare, incontrare, dialogare, condividere.

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