Il tema si situa tra gli effetti del contratto che le parti concludono con gli arbitri: un contratto con cui questi si obbligano a decidere la controversia nell’osservanza delle prescrizioni delle parti e delle norme che disciplinano la loro attività di cognizione e giudizio.
Il contributo analizza le risposte (i sussulti, per l'appunto) della giurisprudenza di merito (in particolare Corti di appello adite in sede di impugnazione per nullità del lodo) all'orientamento fatto proprio dalle Sezioni Unite nell'anno 2016 volto ad ammettere, nonostante la lettera dell'art. 829, comma 3, e la normativa transitoria del d.lgs. n. 40/2006, la sindacabilità dei lodi arbitrali per errori di diritto, quando pronunciati all'esito di procedimenti arbitrali iniziati a far data dal 2 marzo 2006 ma fondati su convenzioni arbitrati anteriormente stipulate.
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