Boncompagno da Signa

Un universo di enigmi

Traccia una storia dlel'enigma nel medioevo, dalle origini insulari (Aldelmo e gli altri poeti del corpus del VII-VIII che prendono a modello la raccolta di Simposio, del V secolo), attraverso Virgilio Marone Grammatico, i poeti carolingi, Goffredo di Vinasuf, Boncompagno da Signa, Dante, Opicino de Canistris

Boncompagno da Signa da retore a storiografo

Analizzando il brevissimo giro d'anni in cui Boncompagno da Signa, magister di ars dictaminis compose e poi rivide il Liber de obsidione Ancone (1198-1201) e le parole del prologo dell'opera, si individua nella polemica consapevolezza autoriale di Boncompagno la motivazione che lo portò a comporre il Liber, con cui intese guadagnare la storiografia al dominio della retorica accademica; si inquadra inoltre il Liber come prodotto del tutto originale nel panorama della storiografia cittadina coeva.

Coniugazione del verbo giocare. Grammatici e gioco nel Medioevo latino

Some examples from the world of grammar are chosen as an observatory for the attitude to intellectual play in the Middle Ages: from the playful grammar of Virgilio Marone Grammatico (VII century), to poetic enigmas of Aldelmo of Malmesbury and the others grammarian enigmists coming from England and Ireland (VII-VIII centuries), up to Alcuin and Fredugisus of Tours , the Carmen Buranum 71 and the ludic inspiration of Boncompagno da Signa (ca. 1175-after 1240).

Il volgare in latino. Lingua parlata, psicolinguistica e sociolinguistica in Boncompagno da Signa

Diviso in tre sezioni (1. Boncompagno e il volgare; 2. I meccanismi espressivi; 3. Dalla strada al foro), l’articolo mette in rilievo la spiccata sensibilità di Boncompagno da Signa verso la lingua parlata quale si ricava dai suoi numerosi scritti e specialmente dal capitolo dedicato alla transumptio nella Rhetorica novissima, letta pubblicamente a Bologna nel 1235 ma frutto di un lavoro iniziato a Venezia circa quindici o venti anni prima.

Il senso del tempo in Boncompagno da Signa

Nelle opere del maestro di retorica Boncompagno da Signa, si rintraccia una partecipata e originale sensibilità per la dimensione temporale, costituita dall'intreccio continuo di presente, passato e futuro, tempi di volta in volta enfatizzati da Boncompagno come accenti di espressione su un flusso di scrittura continuo, dove l'atto dello scrivere, non solo negli scritti extravaganti, ma anche in quelli professionali, è sempre manifestazione di sé: onde il tempo principale risulta di fatto essere quello presente della scrittura.

«In armario anime». Presenze dell'anima in Boncompagno da Signa

All'interno della vasta produzione di Boncompagno da Signa si rintracciano e si valutano i numerosi passi in cui il retore prende in considerazione l'anima. Del tutto originali -e inaudite nell'ambito dell'ars dictaminis- le riflessioni nella "Rhetorica novissima" sul linguaggio e l'attitudine di Boncompagno a estendere il dominio della sua specifica competenza professionale, la retorica, alla psicolinguistica e alla sociolinguistica.

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