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Riti, simboli e discorso politico in una iniziativa per la casa ai senzatetto nella Roma del secondo dopoguerra

Il saggio riflette in chiave tematica e metodologica su una ricerca avente ad oggetto il Villaggio San Francesco, un complesso di case popolari per i senzatetto sorto nel secondo dopoguerra nel territorio suburbano di Roma per impulso di un comitato di cittadini della buona borghesia cattolica che per realizzare l’opera lanciò una sottoscrizione pubblica inaugurata da papa Pio XII e poté avvalersi dell’entusiastica collaborazione del Comune.

Condizioni abitative e sviluppo urbano negli anni del boom: il dibattito pubblico sull’inchiesta televisiva La casa in Italia

L'inchiesta televisiva «La casa in Italia», realizzata da Liliana Cavani con la consulenza di Alberto Ronchey e Filippo Ponti, fu trasmessa sul Canale nazionale RAI nel maggio 1964. Questo contributo analizza la ricezione dell’inchiesta da parte del pubblico e della critica televisiva, esaminando l’ampio dibattito che si aprì sui temi legati alla casa e all'abitare che ne erano oggetto, nonché, più in generale, sul ruolo della televisione nel raccontare le profonde trasformazioni economiche, sociali e territoriali che l’Italia stava vivendo sull’onda del boom.

La Casa del Grande Fratello

Un'analisi semiotica dell'organizzazione spaziale della Casa del reality show "Grande Fratello" in vent'anni di messa in onda. Casa o set televisivo? Scena o retroscena? La maniera in cui la casa e arredata e disposta spazialmente influisce sulla prossemica e sulle passioni dei partecipanti all'edizione italiana del reality che viene comparata in chiusura del contributo alla trasmissione giapponese "Terrace House" per ghermire l'articolazione del senso "oltre la facciata".

La forma si libera dalla funzione. Gli spazi neutri del lavoro "duttile"

After the Covid 19 emergency, we had to radically transform our way of life. This phenomenon concerns architecture first of all, as a science that studies and generates the space of living. From the parameters of proxemics, to the contamination of the public and private dimension, everything is suddenly changing and the architect is immediately called upon to do his best to ensure safety, quality of life and the right to closeness, despite everything.

Per una casa della poesia

L’idea di conservare la memoria del Poeta, scomparso a Roma il 5 luglio del 2016, attraverso la designazione della sua dimora romana in un luogo dedicato alla poesia, è della figlia Marta Manca Zeichen ed è stata rilanciata in ambito universitario attraverso un seminario di progettazione organizzato dal Dipartimento di Architettura e Progetto DiAP e dal Dipartimento di Storia, Disegno e Restauro dell’Architettura DSDRA della Facoltà di Architettura della Sapienza di Roma.

Codex Atlanticus

Abbiamo immaginato uno scenario in continua trasformazione, mutevole come il paesaggio naturale del luogo ospitante. Una natura artificiale docile e addomesticata: quella del porto Pavone di Nisida. Il tema dell'abitare proposto riprende i principi dell'accoglienza, non chiudendosi in un sistema standardizzato ma ripensando a un alloggio che possa aprirsi agli usi più disparati.

Lo spazio neutro del lavoro duttile

Il paper si occupa del rapporto tra la conformazione fisica degli spazi della casa e del lavoro, in relazione alla pratica sempre più diffusa della video-comunicazione a distanza, pratica acceleratasi a seguito del recente evento pandemico. Si sottolinea che gli spazi fisici, al pari degli spazi virtuali che quotidianamente sperimentiamo, devono diventare più adattivi e flessibili e si conclude affermando che le barriere tra spazio privato e spazio pubblico saranno sempre meno nette, il che avrà ricadute sul modo di concepire tanto la casa privata, quanto lo spazio di uso collettivo.

Abitare gli anni Settanta.

Il contributo analizza il complesso decennio degli anni Settanta dal punto di vista del cambiamento socioculturale, degli immaginari, dei consumi, delle ideologie e della narrazione pubblicitaria
Di seguito si riportano i paragrafi che strutturano il contributo.
Tra contestazione e nuova etica del piacere
2. Certe stanze perdono valore
3. La conquista del colore
4. Keeping busy o l’ossessione del pulito: l’illusione della conquista del tempo libero

Vita nuova, casa vecchia. Liberare lo spazio per una casa flessibile

Tra le esigenze espresse dalla società contemporanea emerge l’aspirazione ad un modello abitativo che dia la possibilità di adattarsi nel tempo ad usi che possono mutare, non solo in relazione al numero degli abitanti, ma anche all’opportunità di annettere locali per lavorare, ambienti da porre in locazione per creare reddito, stanze per ospitare temporaneamente parenti o amici. L’idea di una casa “flessibile” non è una novità, ma si scontra nell’era industriale e post industriale, soprattutto nelle grandi città, con un’offerta rigida vincolata a ferree regole di mercato.

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