L’articolo indaga la tematica relativa al reato di bancarotta fraudolenta, con specifico riferimento al
concordato preventivo. In particolare, vengono evidenziati i profili problematici inerenti all’imperfetto
raccordo tra la disciplina civilistica e quella penalistica, segnatamente alla questione dei limiti
da riconoscere al sindacato del giudice penale.
Nel caso di una riduzione reale del capitale sociale di una s.r.l., eseguita prima della domanda di concordato preventivo, l' informativa da fornire ai creditori, ai fini di una corretta espressione del voto da parte di costoro, e' oggetto di valutazione da parte del tribunale per la legittima ammissione a concordato.
Il lavoro analizza l'istituto delle proposte concorrenti nel concordato preventivo, evidenziando apparenti lacune di tutela soprattutto per i soci di una società di capitali proponente il concordato, anche in una prospettiva di comparazione con altri ordinamenti giuridici europei, e proponendo un'interpretazione orientata alla Costituzione ed al diritto dell'Unione europea, imperniata sul diritto di proporzionalità
Il lavoro contiene un commento al nuovo testo dell'art.182 ter legge fallimentare, in materia di trattamento dei crediti tributari nell'ambito di un concordato preventivo, sottolineando in particolare la trascurata esigenza di difesa del contribuente
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