Una piazza al posto di un Palazzo. La rappresentazione della Civiltà italiana all'E 42 per Albini, Gardella, Palanti, Romano
Siamo negli anni Trenta, un tempo in cui l’architettura, per molti tra i futuri protagonisti del Novecento, è concepita, o meglio ‘vissuta’, come la manifestazione di una visione.
Guardare oltre l’orizzonte del convenzionale, oggi come allora, richiede il coraggio della solitudine.