crescita economica

Progresso sociale e sviluppo sostenibile: verso una reinterpretazione del modello di Solow?

Lo “sconfinamento” teorico oltre il modello di Solow con progresso tecnologico endogeno consente di costruire un ponte tra la geografia sociale ed umana e l’economia politica che apre molteplici prospettive di analisi. Queste ultime, da un lato, possono contribuire a restituire una visione integrata della dimensione sociale, economica ed ambientale dello sviluppo sostenibile, e dall’altro portano a riflettere sull’inscindibilità del concetto di sostenibilità dal concetto di sviluppo umano.

Notizia bibliografica su F. Grillo e R. Y. Nanetti, Democracy and Growth in the Twenty-first Century. The Diverging Cases of China and Italy, Cham, Switzerland, Palgrave Macmillan, 2018

Il lavoro di ricerca raccolto in questo volume prende le mosse dalla performance trap che, secondo gli
autori, insidia (quasi) tutte le democrazie liberali, le quali, da troppo tempo in fase di stagnazione economica,
non sono più in grado di assicurare crescita produttiva e benessere sociale. Al contrario, e qui sta il paradosso
messo in luce dalla ricerca, i paesi fondati su modelli di governance «far from the standards of liberal
democracy» (12) – di cui caso esemplare è la Cina – dimostrano una grande capacità di adattamento e

Resilienza, innovazione e crescita: un modello teorico

L’implementazione dell’Agenda 2030 implica l’attivazione di un processo di resilienza trasformativa come condizione necessaria ma non sufficiente a sostenere lo sviluppo sostenibile dei territori. In mancanza di capacità di resilienza, i processi di innovazione possono determinare, come effetto collaterale indesiderato, un aumento delle disuguaglianze e dei conflitti nel breve periodo, nonchè la maturazione di forme di path dependency nel lungo periodo che potrebbero mettere a rischio la sostenibilità delle scelte di sviluppo effettuate.

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