Pier Vettori e Poliziano. Per la storia del Terenzio Bembino e della filologia terenziana nel Cinquecento
Si ricostruiscono le vicende della collazione del celebre codice “Bembino” di Terenzio (attuale Vat. lat. 3226) effettuata da Angelo Poliziano nel 1491 sui margini di un incunabolo conservato a Firenze (BNC, BR 97) ed entrato in possesso di Pier Vettori dopo la sua morte. Dell’uso di tale collazione da parte di Vettori per recuperare varianti dell’antico ms. emergono chiare tracce nelle sue opere a stampa e nei margini dei suoi libri giunti a Monaco.