discontinuità

Dal tempo-altro al tempo-proprio. Statica, dinamica, erotica

Le narrazioni di tempi e luoghi altri - luoghi della discontinuità con l'oggi - possono essere un modo per riconfigurare il disagio e la rottura e le faglie nella storia del Novecento, diventando «strategia di sopravvivenza in un oggi invivibile». Il Novecento, attraverso Benjamin, Klee, Rilke, Celan, Bachmann, Bloch si muove in una polarità tra figure della discontinuità, alterità e impermanenza e momenti, soprattutto nel tardo Rilke, di ricerca di un tempo che non sia altrove, né altro, ma 'proprio', nel qui ed ora di un oggetto, di un luogo che la parola fissa e 'dice'.

La Russia e l’Occidente. Dinamiche politiche a cento anni dalla Rivoluzione d’Ottobre

La Russia e gli Stati del mondo occidentale so- no inesorabilmente destinati alla competizione? A distanza di un secolo dalla Rivoluzione d’Ottobre, il presente volume si interroga sulle relazioni tra attori i cui interessi strategici sono spesso rappresentati come inconciliabili. Parlarne non significa schierarsi automaticamente nel campo di quanti oggi considerano la Federazione Russa come una potenza esterna all’Occidente, ma partire dalla consapevolezza che esistono condizioni strutturali e agenti che spingono in tal senso.

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