egemonia

Quando si scoprì che il postmodernismo era il modernismo truccato: le disuguaglianze nei tempi del Covid-19

Il concetto gramsciano di egemonia si può identificare come chiave per capire i diversi processi comunicativi nella gestione della pandemia del COVID-19. Lo studio permette di tracciare una breve genealogia delle disuguaglianze che, analizzata storicamente anche in funzione delle diverse concezioni epocali, ci permette di estrarre le chiavi interpretative della situazione attuale.

Antonio Gramsci: il concetto di egemonia.

Il contributo presenta una sintesi della riflessione politica gramsciana, e in particolare del concetto cardine di egemonia. Ripercorrendo le principali tappe dell'esistenza e l'evoluzione del pensiero di Antonio Gramsci, l'autore delinea le principali caratteristiche della concezione egemonica del potere, e le sue connessioni con altri concetti chiave del marxismo e dell'originale rielaborazione prodotta dal politico sardo (concetto di prassi, partito politico e ruolo nella società, dinamiche sociali e ricostruzione storica delle vicende italiane dall'Unità al fascismo).

‘Mondi inconciliabili’? L’amministrazione Trump e la sfida cinese all’ordine unipolare

Il capitolo si inserisce nel dibattito sull’interazione strategicatra Washington e Pechino, domandandosi preliminarmente se l’obiettivo della Cina è modellare un «mondo inconciliabile con i valori e gli interessi degli Stati Uniti» (p. 25) o, piuttosto, modificare gradualmente lo status quo per facilitare il perseguimento degli interessi nazionali cinesi. Interpretando l’attuale confronto tra le due potenze attraverso la teoria della stabilità egemonica, sostiene chele politiche cinesi nei confronti dell’ordine unipolare abbiano progressivamente assunto una postura revisionista.

Da governato a governante. L’educazione come egemonia

Da governato a governante. L’educazione come egemonia. Scritti dai “Quaderni del carcere” (a c. di Luigi Saragn se, Como-Pavia, Ibis 2017) propone una ricca antologia di testi di Antonio Gramsci sui temi della pedagogia, dell’educazione, della scuola, tratti da 17 Quaderni del carcere (1-12, 14-16, 27, 29), con l’aggiunta di due importanti scritti giovanili, l’uno del 1916 (Uomini o macchine?) l’altro del 1917 (Per la libertà della scuola e per la libertà d’e sere asini), entrambi pubblicati sull’edizione torinese dell’«Avanti».

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