Due postille a Demetrio Lacone ("PHerc." 1012, col. XLVI 7-8 Puglia) e Filotimo (2 Steckerl)
Esame di due passi tratti rispettivamente dal PHerc. 1012 di Demetrio Lacone e dal De usu partium di Galeno.
Esame di due passi tratti rispettivamente dal PHerc. 1012 di Demetrio Lacone e dal De usu partium di Galeno.
Si prendono in esame i luoghi pubblici dedicati all'esercizio della paideia sia a Roma che ad Atene in età antonina, nello specifico il complesso dell'Athenaeum di Adriano e il templum Pacis a Roma, gli odeia e lo stadio panatenaico ad Atene.
Nello studio della tradizione del Commento di Galeno agli Aforismi ippocratici, due manoscritti di età paleologa meritano una particolare attenzione: si tratta del Parisinus suppl. gr. 447 e del Vaticanus gr. 279. Questi codici, e in particolare il Parisinus suppl. gr. 447, sono stati finora scarsamente studiati, in quanto testimoni solo parziali del Commento galenico. Essi, tuttavia, non solo sono degni di nota per la storia della tradizione, ma risultano avere un ruolo importante anche nello stemma codicum del testo di Galeno.
Questo volume edito da Carocci è la traduzione italiana del libro di Véronique Boudon-Millot "Galien de Pergame. Un médecin grec à Rome", uscito per i tipi di Les Belles Lettres nel 2012. Il libro di Boudon-Millot si propone di tracciare la biografia del grande medico Galeno di Pergamo, vissuto tra il II e il III secolo d.C. e autore di una mole impressionante di opere (alcune delle quali purtroppo perdute), che da sole occupano una parte consistente dell'intera letteratura greca antica pervenuta fino a noi.
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