Greek

Grassmann's law in Greek and its diffusion in waves

The paper aims at discussing the chronology of Grassmann’s law (GL), bearing in mind the possibility, put forward by KIPARSKY (1973), of a backdating of its operativeness. Thanks to the comparison between some “relic” forms and data taken from 2nd millennium Greek, we will try to speculate in relation to the chronology of this phonetic change. In particular, the hypothesis here advanced is that we are dealing with different “waves” of a single phenomenon, whose effects were prolonged over time, surfacing sporadically in time and space.

Michel'Angelo Giacomelli. Aristofane. I: Un capitolo ignoto di storia degli studi classici nella Roma del Settecento

Giacomelli, Michelangelo (1695 - 1774), Arcivescovo di Calcedonia, editore di autori pagani e cristiani, amico di J.J. Winckelmann cominciò a lavorare a una traduzione in versi annotata della Lisistrata all'inizio degli anni '50, cui fecero seguito le Arringatrici (= Ecclesiazuse). In vista della loro pubblicazione tali lavori furono trascritti su una copia calligrafica redatta da Vincenzo Cavazzi destinata alla tipografia, ma la materia oscena delle due traduzioni, disdicevole per un uomo di Chiesa, impedì la messa in atto della loro pubblicazione.

On the original formulation and on the resonance over time of Grassmann’s Law. Remarks on a still open issue

The present article aims to reconsider in detail the original formulation of Grassmann’s law (GL), proposed by Grassmann (1863), since the main handbooks of Indo-European linguistics often repeat an extremely concise and sometimes incomplete formulation of the phenomenon without going into the details of Grassmann’s original reasoning, from which the definition of the phonetic “law” took its shape.

Capitoli di grafemica altomedioevale: l’onomastica alfabetica e i trattati de litteris

L'articolo esamina in modo approfondito una serie di documentazioni manoscritte riscontrate direttamente sugli originali che riguardano le serie alfabetiche ebraiche e greche. Lo scopo è quello di mostrare che tipo di cognizioni degli alfabeti ebraico e greco circolassero nell'Alto Medioevo (sino all'epoca carolingia), chi ne fossero i veicoli e, soprattutto, per quali funzioni, specie allegoriche, fossero citati i grammatonimi, a parte l'impiego numerico nel caso delle lettere greche.

In ricordo di Mirella

This paper is dedicated to the memory of Palmira Cipriano, Professor of Linguistics in Rome University 'La Sapienza'; it is a brief sketch of her scientific profile and her investigations concerning philological and linguistic issues in Iranian, Classical and Romance studies.

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