guerra

Raymond Aron e gli stati uniti: anni di guerra, sguardi di pace (1945-1972). Successo o fallimento dell' egemonia americana?

Il volume si pone l’obiettivo di indagare le principali linee chiave della riflessione di Raymond Aron sulla politica estera degli Stati Uniti a partire dal periodo post-bellico fino ai primi anni ’70. Fondamentale per l’analisi di questa fase storica è l’opera République impériale. Les États-Unis dans le monde 1945-1972, molto apprezzata dagli esperti ma finora poco discussa, che ricostruisce i complessi eventi politici e militari di quei drammatici ‘anni di guerra’.

La società contro lo Stato. Note sull'antropologia politica di Pierre Clastres

Questo saggio analizza il tema del potere politico così come sviluppato nell'antropologia politica di Pierre Clastres, specialmente nel suo libro "La società contro lo stato". Può esistere una società che non sia divisa in oppressori e oppressi, o che rifiuta di costituirsi in forma statale? La tesi di Clastres è che l'espropriazione economica e la coercizione politica non coincidono con il carattere della società tribale.

La filosofia della guerra e le sue forme

Come si può oggi parlare o ragionare di guerra? Quale è il suo significato filosofico-politico? Le due domande aprono la discussione che, in chiave critico-analitica, affronta il problema della guerra globale “al” terrorismo versus “del” terrorismo. L’intento del contributo è quello di cogliere le implicazioni della guerra globale che su piani analitici differenti, confluiscono all’interno del volume Le dimensioni della politica (vol.

Le asimmetrie del terrore nella dimensione della guerra globale

L’intento del contributo è quello di affrontare in chiave filosofico-politica l’analisi dell’uso strumentale del terrore e la sua dimensione performativa all’interno della guerra globale. Lo studio viene affrontato attraverso la contrapposizione-relazione tra il costrutto teorico “guerra nucleare” (elaborato da Bobbio e Aron negli anni Sessanta del Novecento) e il costrutto della guerra globale “del” terrorismo in cui i termini terror e terrorism tornano ad avere, nell’epoca 2.0, una loro centralità in relazione alla “paura” e alla “violenza”.

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