Gli edifici residenziali privati di Gustavo Giovannoni
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A distanza di 140 anni dalla nascita di Gustavo Giovannoni (1873-1947), considerando l’importanza e la caratura della figura di professionista-intellettuale di fama internazionale, operante nella cultura storico-architettonica del primo Novecento, testimoniato anche dai numerosi titoli accademici e onorificenze italiane e straniere ricevute ricoprendo cariche di alto livello, nonché fondatore della scuola di Architettura; in occasione anche del riordino dei fondi archivistici a lui ascrivibili (materiale documentario scritto e grafico conservato presso il Centro di Studi per la Storia dell’
La sezione III - Architetture, terzo capitolo del volume "Gustavo Giovannoni tra storia e progetto", analizza e seleziona i grafici conservati presso il Centro di Studi per la storia dell'architettura (Fondo Giovannoni - Roma via Petroselli 54) mettendo in evidenza le svariate tipologie edilizie di cui il maestro si è occupato nella sua carriera di professionista che si estese in tutto il primo Novecento (1898 - 1947).
Il volume raccoglie i materiali espo¬sti alla mostra “Gustavo Giovannoni tra Storia e Pro¬getto”, svoltasi a Roma presso gli ambienti delle Terme di Diocleziano del Museo Nazionale Romano tra il 5 febbraio e il 15 marzo 2016. L’idea della Mostra, maturata nell’ambito del “Cen¬tro di Studi per la Storia dell’Architettura” fondato da Giovannoni nel 1939 e da lui diretto sino alla sua morte nel 1947, intendeva inserirsi nell’ambito di una serie di iniziative volte a ricordare la figura di studioso, teorico e progettista in prossimità della ricor¬renza del 70° anno dalla scomparsa.
The Gustavo Giovannoni Archive housed in the Centro di Studi per la Storia dell’Architettura (Rome, Casa dei Crescenzi) has an extensive collection of documents about the architectural debate and events that took place at the Athens Conference (October 1931) sponsored by the Greek government. The final document entitled The Athens Charter of Restoration was presented at the end of the conference, gaining worldwide fame due to its international status and regulatory contents.
Il volume è l'esito della mostra “Gustavo Giovannoni tra Storia e Progetto”, svoltasi a Roma presso gli ambienti delle Terme di Diocleziano del Museo Nazionale Romano tra il 5 febbraio e il 15 marzo 2016. L’idea della Mostra, maturata nell’ambito del “Centro di Studi per la Storia dell’Architettura” fondato da Giovannoni nel 1939 e da lui diretto sino alla sua morte nel 1947, intendeva inserirsi nell’ambito di una serie di iniziative volte a ricordare la figura di studioso, teorico e progettista in prossimità della ricorrenza del 70° anno dalla scomparsa.
Il contributo tratta dell'apporto storiografico e metodologico, visto anche attraversoi relativi elaborati grafici, di Gustavo Giovannoni nel campo della storiografia dell'architettura antica e di quella medievale.
Il contributo illustra sinteticamente la ricerca svolta su Gustavo Giovannoni, presentata come progetto d'Ateneo nel 2013, a distanza di 140 anni dalla sua nascita. Nel testo sono richiamati i temi svolti nella ricerca, legati prevalentemente allo studio e all'analisi dell'attività progettuale del maestro, esplicitatasi in molteplici tipologie edilizie (edilizia residenziale, scuole, chiese, edifici municipali, edilizia sismica, edilizia funeraria, ecc.) e ad alcuni interventi nuovi su preesistenze.
Uno studio, presentato dagli autori all’Accademia Nazionale di San Luca sulla didattica per l’architettura di Gustavo Giovannoni presso la Scuola di Ingegneria, costituisce il nucleo fondante della ricerca. Ancora oggi è possibile cogliere dalla lettura dell’esperienza della scuola romana, guidata tra il 1870 e il 1943 da Guj, Calderini, Milani e Giovannoni,
Il cursus didattico di Gustavo Giovannoni nella Scuola di applicazione per gli ingegneri dell’ateneo romano, prima come studente, poi come assistente, infine come professore, attraversa oltre mezzo secolo: dal 1892, quando si iscrive al triennio di applicazione, al 1943, anno del suo ritiro. Fino ai suoi ultimi giorni l’ingegnere romano resterà comunque attivo accademicamente, come professore incaricato di Restauro dei monumenti presso la Facoltà di Architettura.
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