Riflessioni sul progetto di restauro, ricontestualizzazione ed esposizione del cd. Tesoro di Marengo
Tornare a occuparsi della scoperta con una prospettiva in parte diversa da quella dei numerosi e prestigiosi contributi scientifici seguiti alla prima edizione del Tesoro da parte di Goffredo Bendinelli (BENDINELLI 1937a) trovava quindi più d’una giustificazione, a partire dalla volontà di ricostruire con maggior dettaglio sia le vicende del rinvenimento, sia quelle del restauro romano affidato all’orafo Renato Brozzi, senza trascurare lo studio dell’archeologia nel periodo fascista e i rapporti allora intercorrenti tra classe dirigente e intellettuali.