marginalità

Accoglienza e Roma: un binomio oggi difficile?

Città accogliente e inclusiva: molte, e consolidate nel corso del tempo, sono le motivazioni che a buona ragione possono testimoniare come e quanto Roma possa considerarsi tale. Ma è tutto da verificare quanto la sua vocazione storica, comunemente riconosciuta, si concili con l’attuale situazione e le prospettive di sviluppo nell’ambito di una metropoli complessa che si trova ad affrontare difficoltà di grande impatto nel campo sociale, culturale, economico, con situazioni di gravissimo disagio soprattutto – anche se non solo – nelle sue aree marginali.

Un puzzle composito di spazi marginali

Se al superamento della città consolidata e allo sfrangiarsi dei suoi confini, se alla contaminazione urbana della campagna e alla frammentazione degli spazi si può continuare a rispondere in termini funzionali, con una tensione centrifuga normalizzante, che consenta di ricondurre (in termini logici e di rappresentazione dei fenomeni) il caos a un tranquillizzante ordine cartesiano (causa-effetto) e geometrico (dal centro verso la periferia), la prospettiva tende a ribaltarsi se si assume come soggetto il territorio, le istanze e i bisogni sociali (in)espressi delle articolate ed eterogenee

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