marxismo italiano

Prefazione

Negli studi sulla storia del marxismo italiano (e non solo italiano), il contri- buto di Rodolfo Mondolfo non ha ancora ricevuto una attenzione adeguata, corrispondente alla sua effettiva importanza. Non sono mancati studi autorevoli, da Norberto Bobbio a Eugenio Garin, lavori monografici, dal libro del 1966 di Luciano Vernetti ai due volumi del 1967 di Diego Pró, e opere più generali, come quelle di Enzo Santarelli (1964), Giacomo Marramao (1971), Paolo Favilli (1996).

Dialettica e società civile. Gramsci “interprete” di Hegel

L’articolo ricostruisce il giudizio di Antonio Gramsci sulla filosofia di Hegel, con particolare riguardo alle pagine filosofiche dei Quaderni del carcere. L’influenza hegeliana risulta molto importante fin dalla giovinezza, anche con la mediazione dell’idealismo italiano (da Bertrando Spaventa a Benedetto Croce) e si manifesta in alcuni concetti caratteristici, come quello di “immanenza”.

Umwälzende Praxis. La terza tesi su Feuerbach nel marxismo italiano

Secondo l’opinione prevalente dei biografi, Karl Marx scrisse le un- dici Thesen über Feuerbach tra il maggio e il giugno del 1845, quando si trovava a Bruxelles. Se può essere discussa l’esatta cronologia della piccola opera, non vi sono dubbi sul fatto che essa rappresenti un momento di rilievo nel percorso intellettuale di Marx, collocato fra la posizione della Heilige Familie e dei manoscritti economico–filosofici del 1844 e la nuova prospettiva aperta dalla Deutsche Ideologie.

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