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Il contributo illustra un settore poco noto del sepolcreto della via ostiense, offrendone per la prima volta un inquadramento storico-topografico e un'analisi di dettaglio, frutto delle recenti attività di documentazione grafica condotte sul posto. Ne emerge un interessante quadro preliminare che, oltre a delineare la storia del rinvenimento e della conservazione dei resti, consente di apprezzarne le peculiarità architettoniche in termini di tecnica edilizia e pianificazione dello spazio.

L’esplorazione archeologica di Betlemme ha rappresentato una vera sfida per le ridotte dimensioni di questa cittadina palestinese e, soprattutto, per via del fatto che l’abitato moderno si estende in gran parte sopra a quello antico. Nonostante la sua popolarità e diversamente rispetto ad altri Luoghi Santidella Palestina, B etlemme non è mai stata un terreno facile per gli archeologi.

L'articolo presenta i primi risultati del progetto sulla necropoli picena Quagliotti-Davanzali di Numana. Lo studio si concentra sul processo di occupazione dell'area funeraria e sulle modalità di sepoltura, che variano nel tempo. La ritualità funeraria è analizzata considerando la composizione e l'associazione dei corredi. Questo approccio ha permesso di acquisire nuovi interessanti dati per la comprensione del ruolo che dovette occupare Numana nel Mar Adriatico.

Nel contributo sono analizzati sistematicamente i materiali rinvenuti negli anni 20 del Novecento nell'area della necropoli protostorica di Campo Reatino (Rieti)

Nel contributo sono descritti materiali inediti provenienti dalla necropoli protostorica di viale Severiano ad Anzio

Il Contributo illustra i risultati dello scavo della necropoli della terramara di Casinalbo (età del Bronzo media e recente) sotto il profilo rituale e della'analisi sociale.

La tabella defixionis in esame, inedita, è stata rinvenuta nella necropoli dell’Isola Sacra durante le indagini del 1988-1989. Il testo, che corre su 30 righe, contiene un elenco di nomi di defissi – in tutto 29 persone, sia uomini che donne – il primo dei quali è in latino ; tutto il resto dell’epigrafe, inclusa la formula di defissione che segue ciascun nome, è invece in greco.

Il contributo illustra i risultati dello scavo effettuato al di sotto della Pieve di S. Giulia (Palagano - Modena) nel 2015