orientalismo

Quale Oriente? Quando la finzione diventa realtà

L’antico Oriente è stato spesso luogo di vicende storiche e religiose raccontate e musicate in opere teatrali. Ma quale era la conoscenza dell’Oriente antico prima dell’effettiva scoperta delle vestigia delle antiche civiltà orientali? Il 1842 segna di fatto la nascita dell’archeologia orientale con i primi scavi nella regione assira in Iraq settentrionale: da quel momento, l’Oriente non è più, o almeno non solamente, luogo mitico ed esotico, ma diventa luogo concreto e reale visibile e tangibile grazie ai lavori dei primi esploratori delle antiche colline.

Zwischen Orient und Europa. Orientalismus in der deutsch-juedischen Kultur im 19. und 20. Jahrhundert. Einleitung.

Il volume indaga l'uitlità del concetto di "orientalismo" nell'ambito delle ricerche degli studiosi ebrei-tedeschi tra Diciannovesimo e Ventesimo secolo e esamina le originali proposte per una abolizione delle distinzioni tra oriente e occidente da parte deglin arabisti e linguisti, oltre che storici della filosofia, ebrei del Diciannovesimo seconolo, e inoltre l'inclinazione al cosmopolitismo dei loro successori nel Ventesimo secolo. Si parla tra gli altri, in particolare di studiosi originali e da riscoprire come: Salomon Munk, Aby Warburg, Ernest Cassirer e Raymond Klibansky.

Jewish philosophy, science of Judaism and philology in Salomon Munk and Samuel David Luzzatto's letters exchange

The correspondence of the Italian Hebraist Samuel David Luzzatto (1800–1865) and the German-Jewish Orientalist Salomon Munk (1803–1867) sheds light on the trans-European dimension of the movement known as the Science of Judaism. This article is based on the reconstruction of the friendship between Luzzatto and Munk as reflected in Luzzatto’s letters to Munk in Paris. Their relationship was personal as well as intellectual: Luzzatto sent his son Philoxène, a promising Orientalist, to study under Munk’s supervision.

Perspectives on the History of Ancient Near Eastern Studies

The present volume collects eighteen essays exploring the history of ancient Near Eastern studies. Combining diverse approaches—synthetic and analytic, diachronic and transnational—this collection offers critical reflections on the who, why, and how of this cluster of fields. How have political contexts determined the conduct of research? How do academic agendas reflect larger social, economic, and cultural interests? How have schools of thought and intellectual traditions configured, and sometimes predetermined, the study of the ancient Near East?

© Università degli Studi di Roma "La Sapienza" - Piazzale Aldo Moro 5, 00185 Roma