piazze galleggianti

Oltre la riva

Può al centro della corrente di un grande fiume europeo e di fronte ad
una città capitale sopravvivere in completo isolamento una oasi naturalistica integrale alla pressione antropica esercitata stagionalmente
da una popolazione che cerca aria e sfogo fuori dall’asfalto e dai blocchi edilizi che la contengono?
E’ possibile per l’architettura, operando tra temporaneità e permanenza, tra mobilità e staticità, tra stabilità e resilienza fornire un contributo in termini di idee concrete alla composizione di un conflitto così
evidente?

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