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L'A. affronta al questione interpretativa posta dall'art. 18, co.4 St. lav. con riferimento alla condizione di operatività della reintegrazione del lavoratore ingiustamente licenziamento per motivi disciplinari quando il fatto contestato rientra tra le condotte punibili con una sanzione conservativa sulla base delle previsioni dei codici disciplinari contenuti nei contratti collettivi. La tesi prospettata è nel senso che l'art. 18, co.

vengono ripercorsi, in relazione agli arresti della giurisprudenza della Cassazione, le questioni più rilevanti in tema di licenziamento per GMO. In primo luogo si esamina, condividendone le conclusioni, la giurisprudenza di legittimità, ormai consolidata, che esclude la necessità per il datore di lavoro di specificare le motivazioni delle decisioni organizzative che comportano la soppressione del posto di lavoro e, quindi, il licenziamento per GMO. Poi si prendono in considerazione le decisioni della Suprema Corte che ai fini dell'applicazione della reintegrazione prevista dall'art.

le sentenze di maggio sul sistema sanzionatorio del licenziamento disciplinare ingiustificato costituiscono il punto di approdo dell'attività interpretativa condotta dalla Cassazione nell'esercizio esemplare della nomofilachial

L'Autore esamina la problematica della spettanza dell’indennità sostitutiva delle ferie prima della reintegrazione, alla luce dei dubbi sulla compatibilità tra ordine di reintegrazione e rivendicazione dell’indennità sostitutiva delle ferie.