Rieti

La memoria dell'industria. Patrimoni della produzione nella provincia di Rieti

Nel territorio della Provincia di Rieti sono sempre più numerosi gli elementi
della storia industriale che occorre portare all’attenzione della
gestione e della pianificazione. Si tratta di realtà produttive che, dopo
un secolare ciclo di vita, hanno perso la loro funzionalità e inducono
a un confronto con gli spazi, i territori e i paesaggi del lavoro.
L’industria si è insediata in prossimità delle risorse di materiali, energia
e mano d’opera e i fiumi del Reatino hanno subito, per lo sfruttamento

Patrimoni della produzione nella provincia di Rieti tra aree interne e industria

Nel territorio della Provincia di Rieti sono sempre più numerosi gli elementi della storia industriale che occorre portare all’attenzione della gestione e della pianificazione.
Si tratta di realtà produttive che, dopo un secolare ciclo di vita, hanno perso la loro funzionalità e inducono
a un confronto con gli spazi, i territori e i paesaggi del lavoro.

Il sito perilacustre di epoca protostorica di loc. Paduli (Colli sul Velino, RI). Indagini di superficie 2011-2013 e saggio di scavo 2015

A partire dal 2011 la Sapienza-Università di Roma ha intrapreso un progetto di ricerche territoriali nella Conca Velina e nel bacino di Piediluco volto alla ricostruzione diacronica del popolamento umano. Un focus di approfondimento per la protostoria è costituito dallo scavo del sito perilacustre di loc. Paduli (Colli sul Velino, RI) già individuato negli anni Ottanta del Novecento. Le ricerche di superficie e un primo saggio di scavo evidenziano una continuità di vità del sito dalla media età del bronzo agli inizi della prima età del ferro. Dalla

Ponte Romano a Rieti

La particolarità e il forte valore simbolico dei resti archeologici del ponte romano di Rieti hanno rappresentato lo spunto per intraprendere, a partire dal 2013, delle attività di ricerca basate su un rilievo accurato mai eseguito prima, sebbene le attività di smontaggio degli anni Trenta del secolo scorso ne avrebbero consigliato l’esecuzione già allora.
L’utilizzazione congiunta di tecniche di scansione laser 3D e di fotogrammetria sono risultate le più idonee tenuto conto anche delle particolari condizioni di inaccessibilità.

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