roma antica

Le terme marittime nelle fonti epigrafiche e letterarie

La maggioranza delle iscrizioni prese in esame in questo contributo si concentrano in un arco cronologico compreso tra il IV e il primo decennio del V secolo d.C. La distinzione tra i bagni estivi e invernali non era poi così comune, a giudicare dalle poche fonti che li menzionano. Allo stato attuale solo in un caso risultano attestati epigraficamente entrambi nel medesimo centro antico; dobbiamo forse dedurre che anche presso altri centri esistessero strutture separate, le une chiamate “terme estive” e le altre “terme invernali”.

Sulla via Cornelia (II). Tracce di produzione agricola (III/inizi II sec. a.C.) e cava di pozzolana (I sec. a.C./I sec. d.C.) in via di Selva Candida 18

The excavation, preliminary to the verification of the archaeological presence in a new building area, led to the discovery of remains of agricultural activities (late III – early II century BC), and a pozzolana quarry (I century BC-I century AD). The ar- chaeological evidence relates to a productive settlement (villa?) located along the ancient via Cornelia. The issue also pre- sents a comprehensive analysis of the ceramic contexts.

Traiano, Adriano e le terminationes dello spazio urbano di Roma. In appendice Lista dei termini alvei Tiberis d'età traianea e adrianea

Il contributo prende in esame la documentazione relativa agli interventi di delimitazione degli spazi di Roma attuati da Traiano e Adriano, con particolare riguardo, per il primo imperatore, alla cura dell’alveo del Tevere e ai cippi messi in opera nel 101 e nel 103 dal curator Ti. Iulius Ferox. Per Adriano invece si considerano alcuni cippi del pomerio, che l’imperatore fece riposizionare in Campo Marzio nel 121 non essendo più visibili quelli qui collocati da Vespasiano e Tito nel 75. In Appendice lista dei termini alvei Tiberis d’età traianea (101, 103 d. C.) e adrianea (121, 124 d.

Santuari e domus sulla via per il Foro tra IV e III secolo a.C. Un rapporto preliminare

Il volume presenta i risultati delle ricerche condotte dal Dipartimento di Scienze dell'Antichità della Sapienza - Università di Roma presso il versante occidentale della Valle del Colosseo e sulle pendici nord-orientali del Palatino, a Roma. In particolare si presentano le stratigrafie relative al periodo medio-repubblicano (IV-III secolo a.C.) ed i materiali rinvenuti al loro interno. Il lavoro è concluso da una riflessione aggiornata sulla cultura materiale della città e sulla sua evoluzione nel corso dei due secoli analizzati.

I tempi del cambiamento. Assetti produttivi, dinamiche commerciali e contesti d’uso a Roma tra la guerra annibalica e la caduta di Cartagine

The period between the end of the third and the mid-second centuries BCE is a crucial moment for the history of economic and social life in Rome. In fact, for the first time, thanks to Plautus’ and Terence’s comedies, as well as Cato’s treatise De Agri Coltura, it is possible to reconstruct an articulated picture of the productive and commercial activities that took place inside the city and of the people (producers, traders, consumers) who took part in it.

Le ville intorno a Roma

Le famiglie da cui Antonino Pio discendeva per nascita, gli Aurelii per parte di padre e gli Arrii per parte di madre,appartenevano alla ricca aristocrazia senatoria e possedevano entrambe beni immobiliari e terre nei dintorni di Roma che entrarono presto a far parte della proprietà imperiale. A questi luoghi dove era nato (la villa di Lanuvium) e dove era cresciuto (la villa di Lorium nella quale morirà), oltre che alle numerose altre proprietà esterne all’urbe Antonino Pio è rimasto sempre affettivamente legato.

Qualche osservazione sulla Forma Urbis severiana

L'intervento presenta osservazioni tecniche su un tema che è ancora oggetto di opinioni discordanti: lo scopo di elaborare la Pianta marmorea severana, uno strumento indispensabile per lo studio della topografia di Roma, della sua amministrazione e della società, per la tecnica di rilevamento e la storia della Cartografia. Riferimenti alla storia di vecchie carte e collegamenti alla cartografia urbana moderna introducono l'analisi comparativa di alcuni elementi della FUR e di altre mappe romane, tra le quali alcune di recente scoperta.

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