Ancora a proposito delle ultime parole di Socrate: Pl., "Phd.", 118a7-9
Analisi delle ultime parole di Socrate nel Fedone alla luce di alcuni manufatti funerari tarantini.
Analisi delle ultime parole di Socrate nel Fedone alla luce di alcuni manufatti funerari tarantini.
Recensione del volume Leo Strauss, "Socrate e Aristofane", a cura di Marco Menon, Edizioni
ETS, Pisa 2019, 336 pp.
L’articolo si occupa del ruolo che il sensibile, spesso indicato come una dimensione semplicemente rigettata dalla filosofia di Platone, ha nella questione socratico-platonica dell'epimeleia heautou, della cura di sé. In particolare, si occupa di seguire le trasformazioni che la questione del sensibile mostra, soprattutto in campo teologico-politico, nel passaggio dalle tesi enunciate dal Socrate platonico nell’Apologia a quelle enunciate nell’Alcibiade I.
La pubblicazione monografica propone una riflessione sulla presenza di tre grandi autori del pensiero antico, Socrate, Platone e Aristotele, nel pensiero novecentesco.
L'autrice ha sempre cercato il centro focale di un’opera, i contorni caratterizzanti lo spirito di un autore, che possano valere anche per l’oggi; ora l’intuito si compone in meditazioni semplici, ma nate lontano. Parole che avvicinano i classici di ogni epoca, da Socrate a Seneca, da Origene a Erasmo, da Manzoni al Poeta dell’abisso che rigetta l’Essere, dell’inferno che oltrepassa lo scenario dantesco.
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