soglia

Tempo/soggetto/soglia. Osservazioni sulla città attraverso la lettura di quattro quartieri romani

Come si legge un quartiere progettato oltre sessant’anni fa e oggi inserito in un contesto completamente differente? Come si rigenera? Soprattutto ha senso ragionare in termini di “rigenerazione”? La cultura architettonica sembra oggi aver accettato, perlomeno in Europa, l’idea che lo scenario di riferimento per il progetto sia oramai legato prevalentemente alla trasformazione dell’esistente piuttosto che all’espansione, al risarcimento del tessuto più che alla composizione di nuove trame.

Lavorare con le superfici. Nello spessore

Da sempre il giardino intrattiene legami profondi con le culture e le società che nel tempo lo producono. Nell’evoluzione di questa relazione, pur nella discontinuità delle forme, dei caratteri e persino delle assenze, la costruzione del giardino ha sempre significato la realizzazione di un mondo chiuso anche se duttile e versatile attraverso il quale si materializza il vecchio sogno del microcosmo. Nello spazio del giardino, per questo distinto e separato dal circostante, si struttura l’immagine del cosmo.

Un'apertura nel muro

Il saggio affronta il tema dell'architettura degli interni, ritenendola tutt'altro che un settore interventuale a sé stante rispetto all'architettura tutta. L'interno è l'architettura stessa; come nelle parole di Le Corbusier, il "Fuori è sempre dentro". Il ragionamento si avvale di una articolata disamina sul concetto, ruolo e valore delle zone di soglia tra interno ed esterno: porte e finestre "aumentate" per intensificare l'intreccio.

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