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The aim of the article is to analyze the section of Strabo’s Geography on the Dead Sea by comparing it with the other texts that talk about it and try to identify the main lines of tradition. The method used does not aim to identify one or more sources and to establish the relationships that connect them, using the Quellenforschung technique, but to grasp recurring themes and information. In this way at least three lines of tradition can be identified for the extension of the Dead Sea and two for geographic and ethnographic data.

Scopo dell’indagine è approfondire il metodo di lavoro di Strabone, a torto descritto da alcuni studiosi come un compilatore acritico, analizzando da un lato le linee di tradizione di cui si serve, dall’altro alcuni aspetti tecnici della sua scrittura: le modalità di citazione, l’uso di letteratura erudita che raccoglie altra letteratura, come avviene nel caso degli hypomnemata omerici, i rinvii interni e le indicazioni sull’articolazione dell’opera.