Televisione

Osservatorio Mediamonitor Politica

Osservatorio Mediamonitor Politica

L'Osservatorio si è costituito nel 1994 per avviare una riflessione scientifica e sistematica sul rapporto tra comunicazione, politica e società. Da allora, in occasione degli appuntamenti elettorali degli ultimi anni si è attivato sia nella realizzazione del monitoraggio televisivo dell'offerta di comunicazione politica, sia nel promuovere indagini sul ruolo di Internet e delle reti tecno-sociali nei processi di circolazione dell'informazione elettorale e sulla ricezione del messaggio politico, anche grazie a questionari strutturati, web-survey e interviste in profondità.

«Con l’avvento della televisione, nuove forme di cortesia ci si impongono». Pratiche di visione televisiva e buone maniere nell’Italia del boom

Guardando alle pratiche di visione della TV italiana delle origini in rapporto alle culture abitative, l’articolo mostra come la fruizione del nuovo medium e i comportamenti, le abitudini e le forme di interazione che si imposero sulla scia del suo avvento furono recepiti e regolati dai galatei. Fu messo a punto un articolato codice di condotta per disciplinare l’uso domestico del piccolo schermo nel quadro di un sistema delle buone maniere che, a sua volta, venne aggiornato e adattato alle nuove circostanze dell’era televisiva.

Condizioni abitative e sviluppo urbano negli anni del boom: il dibattito pubblico sull’inchiesta televisiva La casa in Italia

L'inchiesta televisiva «La casa in Italia», realizzata da Liliana Cavani con la consulenza di Alberto Ronchey e Filippo Ponti, fu trasmessa sul Canale nazionale RAI nel maggio 1964. Questo contributo analizza la ricezione dell’inchiesta da parte del pubblico e della critica televisiva, esaminando l’ampio dibattito che si aprì sui temi legati alla casa e all'abitare che ne erano oggetto, nonché, più in generale, sul ruolo della televisione nel raccontare le profonde trasformazioni economiche, sociali e territoriali che l’Italia stava vivendo sull’onda del boom.

Niente di nuovo sul fronte mediale. Agenda pubblica e campagna elettorale

A fronte di una moltiplicazione degli spazi informativi e di un ecosistema mediale mutato nelle relazioni fra contenuti online e offline, ci si chiede sempre più spesso se ciò non abbia prodotto una frammentazione dell’agenda pubblica. Ma è realmente così? Possiamo davvero dire che siamo di fronte a un’agenda pubblica che si rivolge a pubblici dispersi, inseguiti dagli attori politici nell’intento di indirizzarli verso rivoli sempre più polarizzati e faziosi?

La Casa del Grande Fratello

Un'analisi semiotica dell'organizzazione spaziale della Casa del reality show "Grande Fratello" in vent'anni di messa in onda. Casa o set televisivo? Scena o retroscena? La maniera in cui la casa e arredata e disposta spazialmente influisce sulla prossemica e sulle passioni dei partecipanti all'edizione italiana del reality che viene comparata in chiusura del contributo alla trasmissione giapponese "Terrace House" per ghermire l'articolazione del senso "oltre la facciata".

La televisione della crisi. Emergenza sanitaria, informazione come bene comune e resilienza femminile nei palinsesti italiani

Il contributo analizza la rottura degli equilibri della programmazione televisiva italiana sotto la pressione dell’emergenza sanitaria.
A partire dalla fine di febbraio 2020 il centro mediato della società si è improvvisamente svuotato da opinionisti e spettacoli, per lasciar spazio all’unico grande show che non avremmo mai immaginato di dover far scorrere sugli schermi moltiplicati di televisori, computer e smartphone: lo spettacolo della paura e del dolore con protagonista l’ombra della morte e un giornalismo impreparato ad affrontare appieno la comunicazione scientifica.

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