Il contributo intende prendere le mosse dalla decorazione fittile architettonica (dal IV secolo a .C. al I secolo d.C.) per analizzare, in base all'associazione tra questi e i decori in stucco e in pittura, similarità tra diverse tecniche di rivestimento, con particolare riguardo all'iconografia e alla funzione.
Il contributo analizza l'architettura di un sacello dedicato ad Esculapio nel santuario di Inuus alla foce del fosso dell'Incastro, i resti di decorazione pittorica e musiva della cella, i rinvenimenti scultorei, in primis la statuetta di culto di Esculapio e la decorazione fittile architettonica costituita da time ed antefisse
In questo contributo s’intende analizzare l'apparato decorativo restituito dagli edifici templari documentati in Italia dalla tarda età repubblicana (II-I sec. a.C.) fino all'età augustea, tenendo conto della pittura, dei diversi tipi di pavimento, ivi compresi i mosaici, e della decorazione fittile architettonica. Lo scopo è anche quello di intrecciare le testimonianze archeologiche con quelle delle fonti letterarie;in particolare per quanto concerne i templi costruiti ex manubiis dai viri triumphales,
A distanza di 25 anni dal contributo di M.J. Strazzulla su questo tema, l'erticolo riconsidera le attestazioni delle lastre fittili Campana nedli edfici sacri (templi e porticati) fra la metà del I secolo a.C. e l'età augustea.
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