Il progetto intende ricostruire le attività culturali svolte presso la libro-galleria la Feltrinelli di via del Babuino a Roma tra il 1964 e il 1969. Polo culturale che non ha goduto di alcuna fortuna storica e critica, nonostante sia stato fra i centri più innovativi di ricerca alla metà degli anni Sessanta in Italia.
La libreria è stata la prima sede romana della casa madre, aperta il 10 dicembre 1964. A partire da questa data, negli spazi dedicati alle conferenze e alle proiezioni, si sono susseguiti molti eventi, esposizioni e happenings rendendo la libreria un¿istituzione culturale e un polo di riferimento per i gruppi della neoavanguardia italiana degli anni Sessanta. La libro-galleria è stato il centro di raccolta di molte attività svolte dal Gruppo 63 soprattutto da quando Nanni Balestrini ha ricoperto un ruolo centrale in questa collaborazione, assumendo l¿incarico di direttore della casa editrice della sede romana fino al 1972. Ma la sede del via del Babuino è stata anche un polo che ha accolto le ricerche più sperimentali del mondo delle arti visive anche quando queste abbracceranno modalità più performative e si fonderanno con le modalità proprie del teatro underground.
La ricerca intende porsi come limite temporale il 1969, anno in cui clima politico muta drasticamente, il Gruppo 63 si scioglie ufficialmente e Giangiacomo Feltrinelli entra in clandestinità.
Si intende rintracciare e ricostruire gli eventi che hanno avuto luogo nella libreria nell¿arco di questi intensi anni, che seppur riguardando personaggi di primo piano nelle arti visive, nel teatro e nella ricerca linguistica, non sono ancora emersi nella storiografia di settore.
Ricostruire l¿attività espositiva della Feltrinelli di via del Babuino diventa così essenziale per comprendere la natura interdisciplinare propria delle ricerche delle neoavanguardie e rintracciarla significa restituire un tassello nella storia culturale e artistica degli anni Sessanta italiani.
Il lavoro storico e archivistico che si vuole perseguire al fine della ricostruzione delle attività della libro-galleria Feltrinelli aggiungerà un tassello fondamentale nella ricostruzione della storia culturale e artistica degli anni Sessanta in Italia. Si intende ricoprire un vuoto nella storiografia di settore, che seppur riguardando personaggi di primo piano nelle arti visive, nel teatro e nella ricerca linguistica non ha mai fornito informazioni o scoperte-storiche archiviste riguardanti gli eventi alla Feltrinelli.
La difficoltà nel reperire documenti, non presenti presso l¿archivio della Fondazione Giangiacomo Feltrinelli di Milano, verranno aggirate cercando di incrociare le diverse ricerche archivistiche presso gli archivi dei protagonisti delle serate; mediante la ricerca sui quotidiani e riviste che potranno fornire notizie cronologicamente importanti; attraverso le interviste ai protagonisti e in particolare al librario Carlo Conticelli, memoria storica della libreria che partecipò attivamente insieme agli artisti e agli intellettuali; e infine tramite la preziosa documentazione realizzata da Alberto Grifi, il cui materiale filmico ci consentirà di cogliere la dimensione effimera, ludica e caoticamente poetica tipica dell¿attività della libro-galleria.
I risultati di questa ricerca incrociata saranno pubblicati e diffusi per poter contribuire alla ricostruzione di un tassello della storia dell¿arte degli anni Sessanta italiani, utile a restituirci la natura interdisciplinare propria delle ricerche visive della neoavanguardia.
Lo studio intende anche colmare i vuoti nelle singole biografie degli artisti coinvolti nell¿attività della libreria di via del Babuino e inserirli in un più ampio contesto di scambi e relazioni, offrendo una maggiore possibilità di spazio anche a personaggi salienti nella storia di quegli anni, ma poco trattati dalla storiografia, come nel caso di Giordano Falzoni.