La transizione energetica è auspicata e sostenuta sotto forma di politiche, incentivi e promozione di alcune tecnologie a livello centrale secondo un coordinamento europeo che vede nella declinazione nazionale la differenziazione dovuta alle specificità di tale contesto. Spesso, politiche di tale scala risultano difficilmente applicabili in aeree remote, scarsamente o non del tutto connesse al sistema energetico nazionale quali le isole minori. Il riconoscimento di tale contesto quale sede operativa al quale dedicare specifiche iniziative europee come l¿EU Clean Energy Islands avvalora la necessità di studiare la fattibilità di alcune soluzioni tecnologiche di frontiera quale l¿idrogeno verde, cioè prodotto da fonte rinnovabile. Questo studio si propone di identificare le criticità della produzione in loco di idrogeno verde e del suo utilizzo nelle isole minori italiane. A tal fine, il coinvolgimento delle municipalità delle isole minori italiane attraverso la piattaforma associativa dell¿ANCIM costituisce un valore fondante del progetto di studio e ricerca dando la possibilità di interloquire con chi direttamente deve mettere in pratica e impiegare le risorse. Il coordinamento del tavolo tematico temporaneo sull¿idrogeno verde da parte di un ricercatore di Sapienza Università di Roma già coinvolto in altri progetti europei sui sistemi energetici delle isole offrirebbe uno scambio diretto sul potenziale del trasferimento tecnologico in queste realtà più piccole che rischiano di rimanere ignorate dalle misure di promozione della transizione energetica. La ricognizione e l¿analisi dei risultati sarà un bagaglio di know-how utile ad iniziative di ricerca con finanziamenti maggiori del presente e per lo sviluppo di soluzioni innovative.
Come rilevato all¿interno dell¿analisi dello stato dell¿arte, le modalità finora utilizzate non hanno sortito effetti sulle misure intraprese per la transizione energetica sostenibile. L¿innovazione della proposta è un confronto accademia ¿ Pubblica Amministrazione in un¿ottica di trasferimento di conoscenze così da rendere edotti entrambi i soggetti delle limitazioni e del potenziale inespresso che potrebbe consentire di sviluppare soluzioni tecnologiche di frontiera con un focus particolare sull¿idrogeno verde. La piena collaborazione nell¿affrontare le problematiche dell¿energia presenti nei contesti insulari utilizzando le tecnologie verdi quali soluzioni di problemi di congestione delle microreti o di alleggerimento del carico del cavo di connessione dell¿infrastruttura elettrica con la terra ferma offre un chiaro avanzamento rispetto alla semplice adozione e aggiustamento di politiche progettate per gran parte del territorio nazionale. La maggiore informazione operata in sinergia con l¿ANCIM consente alla giornata studi di assumere il valore di piattaforma di stakeholder engagement sensibilizzando i decisori locali sulle possibilità offerte non solo dalla tecnologia di per se¿ ma dalle occasioni di rendere l¿isola una lighthouse per l¿idrogeno verde potendo così accedere a semplificazioni di test o finanziamenti ad hoc quale pioniere della transizione energetica. La possibilità di assimilare l¿idrogeno verde come una delle soluzioni del paniere energetico del prossimo futuro restringe i tempi di engagement solitamente connessi a grandi progetti di energia rinnovabile e fa si¿ che un momento scientifico e istituzionale assuma il valore di avanzamento progressivo di tutte queste piccole comunità insieme evitando la concentrazione in casi puntuali che rimarranno isolati da una chiara replicabilità. In aggiunta, l¿identificazione dell¿idrogeno verde quale soluzione tecnologica da analizzare in termini di fattibilità data la sua natura di vettore energetico consente di rispondere alla domanda energetica di settori molto diversi propiziando un suo uso in varie forme capaci di adattarsi alle peculiarità territoriali proprie di ogni isola come la sua scala, vicinanza alla terra ferma, connessione o meno alla rete elettrica nazionale, trasporti, ecc.