Nome e qualifica del proponente del progetto: 
sb_p_2745681
Anno: 
2021
Abstract: 

Dopo il vertice del 2002 sullo sviluppo sostenibile sotto l¿egida dell¿ONU, è cresciuto il rilievo della regolazione in materia di finanza sostenibile. Al vertice seguirono l¿agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile del settembre 2015, ossia da un programma d¿azione convenuto dai governi dei paesi membri dell¿ONU che contempla 17 obiettivi per lo sviluppo sostenibile (Sustainable development goals o SDGs); e, di lì a poco, l¿accordo adottato all¿esito della conferenza sul clima di Parigi del dicembre 2015, ossia dal primo accordo universale e giuridicamente vincolante sul clima che ha definito un piano d¿azione mondiale per prevenire i cambiamenti climatici per contenere il riscaldamento globale. Più di recente, , in ambito eurounitario, con Comunicazione della Commissione UEdel l¿8.3.2018 è stato licenziato il piano d¿azione per finanziare la crescita sostenibile, con l¿intento di promuovere strumenti idonei a orientare il processo allocativo del capitale privato verso attività sostenibili. L¿obbligo degli imprenditori di rendere al mercato informazioni non finanziarie, ossia di confezionare una dichiarazione o rendicontazione non finanziaria (DNF), si inquadra in questo contesto. Del piano d¿azione da ultimo menzionato si possono infatti cogliere articolati obiettivi. Il primo consiste nel delineare una tassonomia delle attività che possono dirsi sostenibili. Il secondo attiene al riconoscimento della rilevanza del valore della sostenibilità nel quadro della gestione dei rischi di impresa. Il terzo concerne l¿ammodernamento degli obblighi di informazione che gravano sugli imprenditori e, segnatamente, della disciplina dell¿informazione societaria ai soci e al mercato, funzionalizzandola al fine della creazione di valore sostenibile per l¿impresa. All¿interno di quest¿ultimo obiettivo s¿inquadrano le dichiarazioni non finanziarie, che costituiscono a un tempo componenti della finanza sostenibile e strumenti per promuoverla.

ERC: 
SH2_4
SH1_4
SH1_11
Componenti gruppo di ricerca: 
sb_cp_is_3502114
Innovatività: 

L¿innovatività della ricerca e la possibilità di realizzare, all¿esito di essa, un avanzamento delle conoscenze rispetto allo stato dell'arte sta, oltre che nell¿impostazione metodologica, nella realizzazione dell¿intento di individuare le ricadute degli obblighi di informazione non finanziaria imposti agli imprenditori e, particolarmente, di quella afferente i fattori di sostenibilità ESG. In primo luogo, i riflessi della tassonomia delle attività sostenibili sulla disciplina del prospetto, specie con riguardo all¿individuazione del contenuto minimo obbligatorio della documentazione concernente l¿offerta di strumenti finanziari detti sostenibili (o green) soprattutto quando sia rivolta a consumatori (o investitori retail); agli obblighi di comportamento degli intermediari soggetti alla MiFID II e alla IDD, specie con riguardo al rilievo in seno al sindacato di adeguatezza delle operazioni di investimento e di disinvestimento delle preferenze dell¿investitore per strumenti finanziari cc.dd. green; alla selezione o costruzione di appropriati indici idonei ad assolvere alla funzione di benchmarks, tenendo conto dell¿esigenza di prevenire fenomeni di green washing. In secondo luogo, i riflessi del riconoscimento della rilevanza della sostenibilità sulla gestione dei rischi di impresa, in particolare nella prospettiva sia dell¿attribuzione di ratings all¿imprenditore, ché la valutazione al riguardo operata dalle agenzie di rating si presenta astrattamente sensibile al profilo della sostenibilità; sia dell¿attività di gestione collettiva del risparmio, nella duplice prospettiva della trasparenza dei fattori e dei rischi di sostenibilità inerenti agli investimenti nei rapporti con gli investitori e all¿interno dei processi decisionali concernenti gli investimenti medesimi; sia ai requisiti prudenziali degli intermediari finanziari in senso lato (specialmente banche, assicurazioni e fondi pensione), con riferimento tanto all¿obbligo di valutazione dei rischi di sostenibilità quanto all¿attitudine di questi ultimi a incidere i requisiti patrimoniali degli intermediari. In terzo luogo, i riflessi della strumentalità degli obblighi di informazione non finanziaria imposti agli imprenditori alla creazione di valore sostenibile per l¿impresa sia sulla corporate governance, con particolare riguardo alla configurabilità (o opportunità dell¿esplicita introduzione) di obblighi in capo agli amministratori di perseguimento d¿una strategia informata alla sostenibilità e di misurazione degli obiettivi; sia sul(l¿adeguatezza del)le tecniche di enforcement delle attuali e prospettate norme giuridiche in materia. Viene pure in rilievo l¿occasione offerta dalla ricerca di avviare una verifica dell¿idoneità delle dette norme a perseguire le finalità legislative a esse sottese; e, sotto altro profilo, lo sviluppo è atteso sul piano assiologico della selezione e del bilanciamento di interessi, segnatamente dell¿affiancamento di altri interessi a quelli del mercato tradizionalmente egemoni. La ricerca fornisce invero occasione per indagare l¿evoluzione del rapporto dialettico, se non conflittuale tra istanze del mercato e di tutela dei diritti della persona nell¿articolato quadro, almeno in ambito eurounitario, del costituzionalismo multilivello che implica fonti e tutele ambedue multilivello; e che si traduce in un problematico dialogo e rapporto tra Corti appartenenti a diversi ordinamenti, ancora irrisolto nonostante le declamazioni astratte dei principi kompetenz-kompetenz e di leale collaborazione. Lo sviluppo è infine atteso sul piano della tecnica e dei contenuti della regolamentazione, tenuto conto che l¿instabilità e i ritardi della regolamentazione ne costituiscono difetti.

Codice Bando: 
2745681

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