La ricerca "Gaetano Rapisardi (1893-1988)" mira ad approfondire la conoscenza della figura dell'architetto esaminandone la produzione nel corso dei quasi cinquant'anni di attività professionale. La sua opera si afferma negli anni del ventennio fascista e successivamente anche nel secondo dopoguerra fino alle soglie degli anni Settanta. Se l'architettura del periodo prebellico si caratterizza per i concorsi e le realizzazioni legate ad edifici civili ed istituzionali (Facoltà di Giurisprudenza e Scienze politiche a Roma, Pantheon dei Caduti Siracusani a Siracusa, Palazzo di Giustizia di Palermo. Palazzo di Giustizia di Pisa, Concorsi per il Palazzo Littorio, per il Ministero degli esteri, per il Ministero dell'Africa Italiana ecc.) il dopoguerra è contraddistinto soprattutto dalle numerose realizzazioni di architettura religiosa.
Sotto il profilo dello stato dell'arte, la scarsa letteratura disponibile si è infatti interessata principalmente ad alcuni episodi emblematici dell'opera dell' architetto siciliano; è totalmente assente un regesto delle opere postbelliche (ma più in generale dell'opera tutta) che consenta uno studio qualitativo e quantitativo dell'opera rapisardiana in modo da poterne seguire l'evoluzione attraverso gli anni. Se è pur vero che, per molti versi, l'architettura di Rapisardi rimase rigidamente classicista anche dopo la fine del suo "tempo storico", i concorsi dei tardi anni '50-primi anni '60, denotano significative sperimentazioni sia a livello tipologico che a livello lessicale. In tale direzione la ricerca "Gaetano Rapisardi (1893-1988)" si pone l'obbiettivo di sistematizzare l'opera del progettista siciliano individuandone, per fasi critico- metodologiche, le linee evolutive, anche mediante l'utilizzo di apparati iconografici atti ad esplicitarne alcuni aspetti (l'individualità rispetto alla figura di Piacentini o il contributo in termini di sperimentazione strutturale e tipologica degli edifici di culto) rimasti sino ad oggi irrisolti.
La figura di Gaetano Rapisardi non è mai stata affrontata, finora, in modo specifico a livello di letteratura, e in tal senso la ricerca va a colmare una pagina della storia dell'architettura rimasta
lacunosa e parziale. Il numero, la dimensione e l' importanza delle opere realizzate da Rapisardi lo rende difatti l'unica grande figura di architetto del ventennio che non sia mai stata studiata dalla storia dell'architettura.