Nome e qualifica del proponente del progetto: 
sb_p_2678805
Anno: 
2021
Abstract: 

La ricerca muove dalla considerazione che la parola chiave dell'attuale stagione della Corte costituzionale è "apertura" - secondo quanto affermato dai suoi Presidenti pro tempore Lattanzi e Cartabia - e intende affrontarne sul piano metodologico e contenutistico i tratti caratterizzanti.
Lo studio si svilupperà lungo tre direttrici.
La prima, di carattere contestuale, muoverà dal dibattito storico-istituzionale, politologico, filosofico-giuridico e, soprattutto, costituzionalistico sulle forme e i limiti del sistema italiano di giustizia costituzionale e, conseguentemente, individuerà e combinerà gli strumenti più tradizionali (in particolare, le sue decisioni) e quelli innovativi con i quali la Corte interagisce con gli altri organi di indirizzo politico e con i destinatari delle proprie pronunce.
La seconda, di ordine analitico, procederà ad una mappatura dei diversi materiali prodotti dalla Corte stesse sul piano della comunicazione istituzionale, dell'attività interna e della funzione giurisdizionale e sarà volta a verificare quanto la Corte sia effettivamente un'istituzione "aperta" e trasparente.
La terza, di matrice tematica, ha l'obiettivo di individuare se vi siano e, nel caso, quali siano gli effetti propri dell'attuale stagione di "apertura" della Corte sulla giurisprudenza costituzionale. A tal fine, i componenti del gruppo di ricerca esamineranno le decisioni adottate nel triennio 2020-2022 in cinque ambiti tematici ritenuti di particolare significatività (la materia penitenziaria, la disciplina giuslavoristica e pensionistica, l'ambito bioetico, il settore penale e il diritto dell'immigrazione), per delineare i tratti di continuità e di discontinuità dei relativi esiti e delle tecniche argomentative adottate.

ERC: 
SH2_4
Componenti gruppo di ricerca: 
sb_cp_is_3430674
sb_cp_is_3413999
sb_cp_is_3543608
sb_cp_is_3426594
sb_cp_is_3409405
sb_cp_es_470411
Innovatività: 

L'innovatività e le potenzialità della ricerca muovono sia dal crescente rilievo assunto dalla Corte costituzionale all'interno dell'ordinamento italiano, nei confronti tanto degli altri organi costituzionali quanto dei destinatari delle proprie decisioni, sia dall'originalità dell'approccio adottato, che prova a ricostruire la consistenza della "apertura" della Corte alla luce dei materiali da essa prodotti e, in funzione di questi, degli eventuali effetti sulla giurisprudenza costituzionale. Come si è detto nella descrizione dello stato dell'arte, infatti, nella più recente letteratura giuspubblicistica vi è un generale consenso in merito agli elementi di novità dell'attuale stagione della Corte costituzionale, contrassegnata da uno sforzo di riaccentramento del sistema italiano di giustizia costituzionale. Al contempo, però, le valutazioni in ordine ai meriti e ai limiti di tale nuova fase risultano notevolmente divaricate tra gli studiosi - il che è comprensibile ed anzi, in una certa misura, anche auspicabile - ma restano tuttora sfumati i contorni di tale "apertura" e, soprattutto, rimane tuttora indeterminata la questione della sua incidenza sulle sue decisioni.
Alla luce di tali considerazioni, la presente ricerca intende contribuire a colmare un limite forse anche solo temporale dell'attuale dibattito scientifico, all'interno del quale sembra tuttora mancare, allo stato, uno studio che tenga insieme i materiali prodotti dalla Corte costituzionale nella prospettiva della sua "apertura" e, ad un tempo, la giurisprudenza costituzionale che ne è conseguita.
A ciò deve aggiungersi che i cinque ambiti tematici che saranno oggetto di approfondimento nel corso della ricerca - ossia la materia penitenziaria, la disciplina giuslavoristica e pensionistica, l'ambito bioetico, il settore penale (e, in particolare, la quantificazione della pena) e il diritto dell'immigrazione - attengono a molti dei principali temi oggetto di discussione pubblico-politica. Pertanto, uno studio approfondito della giurisprudenza costituzionale su questi aspetti, a maggior ragione se accompagnata dagli altri materiali eventualmente prodotti dalla Corte e contestualizzata all'interno dell'attuale stagione di "apertura" che la caratterizza, consentirà di fornire un'analisi aggiornata e approfondita anche sul punto di vista del "giudice delle leggi", ossia di chi si troverà un domani a decidere sugli esiti normativi di quel dibattito pubblico-politico, in merito ad argomenti attinenti a quegli ambiti tematici. Va sempre tenuto in considerazione, infatti, il fatto che la Corte costituzionale, tra le istituzioni repubblicane, è storicamente quella forse "meno conosciuta e quindi più spesso travisata" (Zagrebelsky, "Principi e voti", Torino, 2005) e, pertanto, uno studio come quello oggetto della presente ricerca è suscettibile di contribuire su un piano sia metodologico che contenutistico ad un avanzamento dell'attuale livello delle conoscenze.

Codice Bando: 
2678805

© Università degli Studi di Roma "La Sapienza" - Piazzale Aldo Moro 5, 00185 Roma