La ricerca si propone di analizzare dinamiche e risultati della cooperazione nucleare civile europea attraverso lo studio della sua principale istituzione, la Comunità Europea per l¿Energia Atomica (CEEA), con un focus sull¿attività della sua Commissione. Si approfondiranno in particolare la sua composizione, le relazioni con le altre istituzioni europee, prima fra tutte quella parlamentare, con gli Stati membri ma anche con terzi, quali stati extraeuropei e organizzazioni internazionali. Articolata su tre momenti distinti di questa fondamentale tappa di integrazione europea, la ricerca si svilupperà a partire dalla metà degli anni Cinquanta, esaminando il processo che ha portato all¿istituzione dell¿Euratom e in particolare l¿attività di Jean Monnet e del suo Comité d¿action pour les États-Unis d¿Europe. L¿asse centrale sarà costituito dal periodo che va dal 1958, anno dell¿entrata in vigore dei Trattati di Roma, fino al 1967, quando il Trattato di fusione sancisce il passaggio delle competenze dalla Commissione Euratom alla XII Direzione Generale del nuovo esecutivo unico. Infine, la parte conclusiva della ricerca riguarderà i primi anni di attività della neonata Commissione delle Comunità Europee, fino ad arrivare al primo allargamento della membership comunitaria del 1973.
L'innovazione che questa ricerca può fornire è quello di analizzare questo fenomeno in un contesto che non sia più limitato ai singoli stati ma che guardi finalmente a un panorama sovranazionale quale quello europeo e in un'ottica legata alla concreata attività di questa istituzione.
Lo studio del fallimento di questa importante tappa nel processo di integrazione si rende necessaria soprattutto alla luce della crisi di legittimità che oggi attraversa l'Unione Europea: si tratta quindi di assumere l'Euratom come caso studio, con la speranza che possa fornire una risposta anche agli avvenimenti più recenti.