Nome e qualifica del proponente del progetto: 
sb_p_2080884
Anno: 
2020
Abstract: 

Il progetto di ricerca nasce dalla constatazione che la didattica dell'architettura a Roma, ampiamente valutata per la seconda metà del Seicento soprattutto in ambito accademico, è stata meno indagata o ritenuta scarsamente significativa per la prima metà del secolo. Nel 1593 la fondazione dell'Accademia di San Luca per opera di Federico Zuccari, già membro dell'Accademia del Disegno medicea, coincise con una sorta di passaggio di consegne da Firenze a Roma, dove il primato del disegno sostenuto dai toscani era contrastato dal pragmatismo degli architetti ticinesi alla ricerca di una loro emancipazione culturale. Ed è convenzione storiografica che a cavallo del Seicento l'empiria degli architetti professionisti romani avesse il sopravvento sulle istanze di formazione teorica, che le preoccupazioni formative dei giovani si risolvessero nell'ambito di apprendistati operativi e che l'attività didattica dell'architettura fosse del tutto assente nella programmazione iniziale dell'accademia romana, nonostante l'apposito lascito del corpus grafico di Ottaviano Mascherino nel 1604. Eppure numerosi manoscritti inediti e importanti corpus grafici risalenti a questo periodo possono essere utilmente ricondotti al fine comune della formazione degli architetti, molti dei quali realizzati con l'obiettivo finale di una pubblicazione. Dopo un ventennio di assestamento istituzionale, l'avvento di Urbano VIII e la nomina di Francesco Barberini a cardinale protettore nel 1627, instaurarono un nuovo corso dell'Accademia di San Luca, con l'introduzione di un insegnamento di architettura, e di prove concorsuali ancora ignote alla storiografia. Il progetto intende colmare una lacuna storiografica approfondendo l'impegno didattico di architetti che furono legati all'Accademia nella prima metà del secolo, in qualità di principi o di semplici membri e che svolsero un ruolo fondamentale, finora non adeguatamente riconosciuto, nella formazione dei giovani sia dentro sia fuori l'istituzione.

ERC: 
SH5_6
SH6_8
SH5_8
Componenti gruppo di ricerca: 
sb_cp_is_2843057
sb_cp_es_379995
Innovatività: 

L'idea per gli architetti della prima metà del Seicento di una formazione prevalentemente autodidatta e lontana dalle accademie, perseguita prevalentemente nel cantiere e nelle botteghe, è da ritenersi superata. In realtà l'Accademia di San Luca, istituita nel 1593, giocò un ruolo più ampio rispetto a quello che gli è stato finora riconosciuto. Questa convinzione dipende principalmente dal fatto  che la didattica non si formulò allora in una trattatistica a stampa bensì quasi esclusivamente nell'esercizio di copiatura e nella pratica del disegno, in una variegata produzione grafica che in quegli anni, non raccolta in Accademia, potrebbe essere oggi non più riconoscibile come prodotto di quell'attività. Molti disegni che si credono progetti eseguiti per committenza potrebbero essere stati invece eseguiti col fine dell'esercizio laboratoriale o concorsuale. È il caso di alcuni progetti di tipo immaginifico che sono stati riferiti alla progettazione reale e che invece potrebbero essere ricondotti alla didattica della Accademia di San Luca o di altri consessi privati.
La trattazione del tema sottende un problema di trasversalità disciplinare, ponendosi tra storia dell'architettura, storia del progetto, storia della rappresentazione, storia delle collezioni grafiche.

Codice Bando: 
2080884

© Università degli Studi di Roma "La Sapienza" - Piazzale Aldo Moro 5, 00185 Roma