Anno: 
2018
Nome e qualifica del proponente del progetto: 
sb_p_1020078
Abstract: 

La fortuna di Hegel in italia è legata, nella sua genesi, all'attività di alcuni arditi precursori, i quali, tra gli anni Trenta e Quaranta dell'Ottocento, presero a studiarne e a interpretarne la dottrina, sull'esempio del celebre maestro Ottavio Colecchi, che, come testimonia uno dei massimi esponenti di quel gruppo - Bertrando Spaventa -, fu tra i primi in Italia a leggere Kant ed Hegel in lingua originale, e ad esporne la dottrina in accurati resoconti critici. Lo scopo era di promuovere l'acquisizione dei valori dell'età moderna, e, con essa, la formazione di uno Stato unitario e liberale. Hegel aveva infatti dischiuso il significato assoluto della libertà e della sua concreta realizzazione nello Stato. «Lo spirito - aveva spiegato nelle sue lezioni sulla filosofia della storia - è libero; e il fine dello spirito del mondo nella storia è di appropriarsi effettivamente questa sua essenza, di raggiungere questa sua prerogativa». In tal modo, la libertà spirituale avrebbe potuto oggettivare la sua essenza e farne un «mondo esistente» nello Stato. L'incontro con la filosofia hegeliana diveniva così il luogo del riconoscimento della libertà e della lotta per la sua suprema attuazione nel mondo. In questa lotta, si sarebbe anche cementata l'identità della nazione, che in Italia, per lo meno dalla fine della dominazione longobardica, era andata lentamente ma inesorabilmente disperdendosi in differenze di carattere politico, che compromisero il costituirsi di uno Stato unitario. Questo, prescindendo dai debiti specifici contratti con l'opera hegeliana, fu ciò che Spaventa e gli altri esponenti del primo hegelismo italiano derivarono più propriamente dalla filosofia hegeliana, che ebbe in un preciso intento culturale il suo carattere più vero, nel quale, come cercherò di dimostrare nella ricerca, occorre rilevare la centralità del movimento hegeliano in Italia, per non disperdere le reali condizioni che ne determinarono la genesi e che ne resero possibile l'evoluzione.

ERC: 
SH5_11
SH6_8
SH5_8
Innovatività: 

Come si è mostrato nell'inquadramento del progetto in ambito nazionale e internazionale, gli studi che si sono concentrati sull'hegelismo italiano delle origini appartengono a tempi ormai molto lontani. Gli interventi, come si è rilevato, hanno insistito sulla precarietà di un fenomeno riconducibile a una parentesi contraddittoria e transitoria. Gli stessi Croce e Gentile, che per primi si occuparono di rilevare l'incidenza del movimento hegeliano in Italia, hanno recuperato la centralità di tale fenomeno al fine di valorizzare gli aspetti caratterizzanti della loro opera, decentrandone il carattere, ma soprattutto tralasciandone la peculiarità essenziale e originaria, che naturalmente è passata in secondo piano. Lo stesso valga per le sapienti e autorevoli ricostruzioni, anche molto recenti, dell'opera dei grandi rappresentanti della filosofia italiana del Novecento, eredi di una tradizione (quella hegeliana) di cui però non si conosce più l'origine e il carattere essenziale. Già questo basterebbe per mostrare l'innovatività della ricerca e la potenzialità di realizzare, attraverso essa, un effettivo avanzamento delle conoscenze rispetto allo stato dell'arte.

Trattandosi di ripensare dalla base il carattere della coscienza nazionale, per favorire la reale unificazione dello Stato, lo sviluppo della filosofia di Hegel in Italia si costituisce intorno al tema dello scambio e del contatto con l'altro, nell'idea di un orizzonte universale e sovranazionale della verità. Il pensiero e la cultura straniera rappresentarono, in questa prospettiva, la vera condizione per l'avanzamento della civiltà in Italia e in Europa. L'hegelismo italiano delle origini, testimoniando questo aspetto, diventerebbe così il canale privilegiato per tornare a riflettere, in un'ottica sovranazionale e cosmopolitica, dell'unità del pensiero europeo e mondiale. Una ricerca in questo senso, che dimostri il livello di comprensione della filosofia di Hegel in Italia e si concentri sul carattere unitario del pensiero europeo e mondiale non è superflua. Si assiste infatti ancora oggi, come dimostra il paradigma sul provincialismo della filosofia italiana, a una diffusa ignoranza sul carattere della filosofia italiana, ricondotta a una stagione filosofica minore e secondaria. Per contribuire a porre fine a questo paradigma e dimostrare al tempo stesso la rilevanza di una comprensione sovranazionale della storia culturale italiana ed europea, risulta centrale oggi impegnarsi in un'accurata opera di analisi degli aspetti che determinarono la genesi di ogni singola elaborazione di pensiero. La ricerca sulla fortuna di Hegel in Italia nell'Ottocento intende proprio rischiarare uno degli aspetti che contribuirono a determinare la peculiarità della cultura italiana di epoca risorgimentale nel quadro del più ampio contesto europeo e quindi mondiale.

Obiettivo del mio esame è ridiscutere gli aspetti principali della prima riflessione hegeliana in Italia, alla luce di una nuova caratterizzazione del contesto culturale in cui si originò e si svolse nel corso della storia ottocentesca. Per valutare l'effettivo avanzamento delle conoscenze rispetto allo stato dell'arte è opportuno segnalare il recente e significativo ampliamento delle fonti edite concernente l'epistolario di Bertrando Spaventa (uno dei protagonisti più dinamici dell'hegelismo italiano delle origini), di cui si darà conto in una nuova edizione integrale che coprirà l'intero arco della sua produzione (1847-1883), colmando la lacuna della precedente e unica edizione disponibile, ferma ai documenti del 1860. Promossa dal Comitato nazionale per il bicentenario della nascita di Bertrando Spaventa, costituitosi nel 2017 per iniziativa della Fondazione Antonio Gramsci e della Regione Abruzzo, la nuova edizione dell'epistolario, di cui mi sto occupando sotto la guida autorevole del mio supervisore di dottorato, prof. Marcello Mustè, e della dott.ssa Maria Rascaglia (direttrice della Biblioteca Nazionale di Napoli), il progetto fa parte di una serie di altre iniziative nelle quali sono personalmente coinvolto, tra le quali occorre ricordare il convegno nazionale che si è svolto a Chieti nel febbraio 2017 e la proposta di Edizione nazionale delle Opere di Spaventa, che testimoniano la rilevanza, e giustificano al tempo stesso la necessità, di tornare a riflettere sul tema del primo hegelismo italiano. Si aggiunga, infine, che il presente progetto di ricerca si inserisce pienamente negli interessi scientifici del prof. Thomas Sören Hoffmann (esperto di Hegel e delle evoluzioni internazionali della filosofia classica tedesca), che segue il mio dottorato in qualità di supervisore esterno per la cotutela avviata con la FernUniversität in Hagen, dove sono coinvolto in vari progetti, alcuni dei quali di rilevanza internazionale, come FILORED: la rete di monitoraggio sulla diffusione mondiale della filosofia hegeliana.

Codice Bando: 
1020078

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