Il progetto intende analizzare il significato del concetto di Urban Governance, come formula capace di esprimere la complessità della pianificazione territoriale urbanistica in una società articolata ed interconnessa, che ha subito profonde trasformazioni, caratterizzandosi attualmente per la forte concentrazione della popolazione nelle grandi città, ulteriormente accresciuta e divenuta fonte di insicurezza e di disagi a seguito delle recenti ondate migratorie.
In particolare, si intende esaminare la relazione tra i fenomeni di internazionalizzazione ed europeizzazione del diritto amministrativo, che tendono progressivamente ad attribuire crescenti competenze normative ma anche amministrative ai livelli sovranazionali, e l'attuazione delle città metropolitane, intese come realtà amministrative radicate nel territorio ed espressione delle comunità e dei bisogni sociali ed economici localmente differenziati. In altri termini, il progetto intende approfondire le torsioni discendenti dalla tensione tra l'interdipendenza planetaria economica e l'urgenza di sicurezza, inclusione, nei contesti urbani.
Il progetto vuole mettere in risalto il carattere cruciale e di "indirizzo" della disciplina del governo del territorio per la fruibilità della città pubblica; la pluralità di dimensioni (di carattere individuale, sociale, economico, ecologico-ambientale, architettonico e artistico) declinabili nello spazio urbano rende estremamente complicato l'intreccio delle materie coinvolte, e quindi l'individuazione delle competenze legislative e amministrative. Il governo del territorio non può essere rappresentato come una materia del tutto conclusa, perché presenta una molteplicità di interferenze con altre materie-ambiti tra loro eterogenei (ambiente, paesaggio, ordinamento civile) che giustificherebbero una più organica ed aggiornata disciplina statale.
Il progetto persegue un approccio intra-interdisciplinare: da un lato, la connotazione intra-disciplinare della materia governo del territorio, discende dal suo collocarsi al confine tra diritto amministrativo, costituzionale, europeo ed internazionale e strettamente interconnessa con il diritto privato, il diritto finanziario, il diritto ambientale e con il diritto dell'economia; questa vocazione rende urgente un approccio capace di utilizzare una pluralità di conoscenze giuridiche al fine di analizzare se tra gli strumenti tradizionali, piano ed atti amministrativi, non assumano un ruolo crescente anche gli strumenti consensuali o di diritto comune, rispetto ai quali il profilo finanziario e fiscale nell'attuale contesto economico è divenuto centrale.
Dall'altro, l'esigenza di stabilire dei ponti con le discipline tecniche dell'urbanistica, della statistica e dell'economia, risulta necessaria per la regolamentazione globale dei differenti usi, insediativi, abitativi, rigenerativi, culturali, del territorio urbano.