Questo progetto di ricerca si propone di indagare la propensione al rischio in bambini di età prescolare e scolare e, in particolare, come i bambini effettuino una scelta tra un¿opzione sicura e una dall¿esito incerto, ponendo particolare attenzione alle risposte emotive conseguenti alle loro scelte.
In letteratura, la traiettoria evolutiva della propensione al rischio non è ancora del tutto compresa, lasciando spazio a nuovi interrogativi per ulteriori ricerche in merito. Un aspetto dibattuto riguarda l¿età di insorgenza del pensiero controfattuale, nonché della capacità dei bambini di provare e anticipare, evitandolo, il rimpianto per decisioni dagli esiti non graditi (O'Connor et al., 2012; Weisberg e Beck, 2011; O'Connor et al., 2014; O'Connor et al., 2015; Guttentag e Ferrell, 2008; McCormack e Feeney, 2015; Feeney et al., 2017).
Obiettivo del presente studio è valutare la propensione al rischio in bambini dai 5 ai 7 anni, per comprendere l¿ontogenesi e i meccanismi alla base di tale costrutto, tramite una procedura computerizzata. A ciascun bambino verranno somministrati a) un compito di scelta probabilistica, in cui il bambino deve effettuare una scelta tra un¿opzione sicura e una dall¿esito incerto, b) una scala di autovalutazione emotiva, con lo scopo di valutare se l¿esito delle scelte pregresse e le emozioni provate dal bambino possano influenzare le scelte successive, portando i bambini a compiere decisioni più adattive. Inoltre, verrà richiesto alle madri dei partecipanti di compilare un questionario sulla salute mentale, data l¿importanza del contesto familiare per lo sviluppo di un comportamento decisionale adattivo. I risultati di questo studio forniranno la base per effettuare, in futuro, una diagnosi precoce di comportamenti potenzialmente patologici in campioni a rischio prima che tali comportamenti si manifestino durante l'adolescenza, permettendo così l¿elaborazione di programmi di intervento precoci.
Il presente progetto si propone di coniugare i metodi e gli strumenti di due diversi approcci teorici che fanno riferimento alla ricerca sullo sviluppo cognitivo e sullo sviluppo emotivo e presenta aspetti innovativi. I risultati di questo studio offriranno infatti nuovi elementi alla comprensione della capacità dei bambini di ragionare in termini probabilistici sin dall¿età prescolare e alla comprensione del legame tra processi emotivi e decisionali. Se nella ricerca con soggetti adulti è stato dimostrato come l¿emozione del rimpianto sembri giocare un ruolo cruciale e altamente adattivo in contesti rischiosi, dove ad un più elevato livello di rimpianto corrisponde una minore propensione al rischio (Coricelli e Rustichini, 2010; Cassotti et al. 2012; Zeelenberg et al. 1996), è ancora vivo e di attuale interesse il dibattito riguardo come questo sentimento si manifesti nei bambini in compiti di presa di decisione in contesti di incertezza.
Infine, lo studio presentato, oltre ad arricchire di nuovi elementi uno scenario ancora aperto, ha anche importanti spunti applicativi. Infatti, i risultati di studi che coinvolgono i bambini fin dall¿età prescolare possono offrire interessanti elementi per applicazioni future sia in campo clinico sia educativo, aiutando ad individuare fattori coinvolti nell¿assunzione di comportamenti rischiosi che possono essere alla base di futuri disturbi comportamentali (come ad esempio comportamenti sessuali a rischio) e patologie (come ad esempio il gambling patologico), permettendo di elaborare programmi di intervento precoci e sollecitando ulteriori ricerche sulla base di rinnovati interrogativi.