Nome e qualifica del proponente del progetto: 
sb_p_2571656
Anno: 
2021
Abstract: 

Secondo l'Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati, nel 2020, il numero di persone costrette ad abbandonare il proprio Paese a causa di persecuzioni, violazioni massicce dei diritti umani e conflitti armati ha superato la soglia dei ventisei milioni, il numero più alto mai registrato dalla stessa agenzia delle Nazioni Unite.
Di costoro, solo una minoranza beneficia effettivamente della protezione derivante dall'applicazione della Convenzione di Ginevra del 1951 sullo status dei rifugiati. I restanti godono di altre tipologie di protezione internazionale - generalmente denominate complementari - o sono sprovvisti di tutela alcuna da parte di uno Stato.
Nella varietà di forme di protezione internazionale implementate dagli Stati è possibile individuare la ricorrenza di determinati elementi che ci consente di riconoscere l'esistenza di un istituto - qui definito protezione temporanea - mai regolamentato dal diritto internazionale. I beneficiari di protezione temporanea risultano, altresì, in proporzione paragonabile - se non addirittura superiore - a quella dei rifugiati riconosciuti tali ai sensi della Convenzione di Ginevra del 1951.
Allo stesso tempo, è facilmente verificabile come l'affollata dottrina internazionale dedita allo studio della problematica dei rifugiati si sia finora indirizzata in senso maggioritario allo studio di tale strumento pattizio, mentre uno spazio nettamente inferiore è stato riservato ad altri istituti, come la protezione temporanea, sebbene nella realtà fattuale dei rifugiati essi risultino estremamente rilevanti.
La presente ricerca si propone di analizzare l'istituto della protezione temporanea alla luce del diritto internazionale, ricostruendone la prassi degli Stati e proponendone una teoria globale, allo scopo di valutarne l'efficacia nel moderno sistema di protezione internazionale dei rifugiati e l'auspicabilità di una regolamentazione universale.

ERC: 
SH2_5
SH2_3
Componenti gruppo di ricerca: 
sb_cp_is_3259342
Innovatività: 

Come già accennato, non vi è consenso a livello universale sulla definizione dell'istituto della protezione temporanea, né, tantomeno, sul contenuto che essa dovrebbe assumere per essere compatibile con il diritto internazionale vigente.
Se anche si dimostrasse - come si intende fare in questa sede - che il riconoscimento della protezione temporanea corrisponda ad un obbligo giuridico internazionale, risulta evidente che ampia discrezionalità sarebbe riservata agli Stati e alla loro volontà politica. Eppure, lo sviluppo della prassi e dell'opinio juris testimonia come sempre minore sia tale libertà e come la protezione temporanea stia acquisendo rilevanza giuridica, distanziandosi dall'ambito delle scelte politiche cui era precedentemente relegata. Parimenti, è già stato osservato come siano in atto processi di armonizzazione, principalmente a livello regionale, che permettono di immaginare l'elaborazione futura di una normativa universale relativa alla protezione temporanea.
L'avanzamento della ricerca, pertanto, potrebbe contribuire non solo ad un perfezionamento del concetto a livello accademico, ma potrebbe avere significative conseguenze a livello di policy-making, al fine di indirizzare le istituzioni politiche nazionali e internazionali verso un modello di protezione temporanea che rafforzi la protezione dei diritti umani delle persone.
Infine, è da segnalare che ad oggi non risulta pubblicato alcun testo monografico in lingua italiana su questo tema, mentre solo uno studio monografico è stato pubblicato di recente in lingua inglese (M. Ineli-Ciger, 2018). I risultati di questa ricerca, pertanto, potrebbero contribuire significativamente allo sviluppo e alla disseminazione delle conoscenze in questo settore tanto in ambito nazionale quanto internazionale.

Codice Bando: 
2571656

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