Nome e qualifica del proponente del progetto: 
sb_p_2095949
Anno: 
2020
Abstract: 

Se da un lato la situazione emergenziale a seguito del Covid-19 ha confermato la qualità del nostro sistema sanitario nazionale, dall¿altro ne ha messo in luce la fragilità in quanto ancora troppo basato sull'ospedale. In molti contesti la rete dei servizi sanitari territoriali e dei relativi presidi non si è mostrata sufficientemente attrezzata per la gestione dei pazienti non in fase acuta. Eppure molti dispositivi normativi e di programmazione sanitaria si sono occupati dei riordino del sistema di cure primarie "a rete" promuovendo l'integrazione tra servizi sociali e servizi sanitari, affidando alle Regioni il compito della loro riorganizzazione. Questo ha comportato un proliferare di strutture che hanno reso confuso il modello di funzionamento, concentrandosi più sulla qualità delle prestazioni socio-sanitarie, che nel rintracciare in modo chiaro la rete dei "luoghi fisici" dove erogare tali prestazioni. A partire dal concetto di resilienza, inteso come la capacità del sistema della rete territoriale di reagire positivamente all'azione di una 'forza perturbatrice' come quella emergenziale per raggiungere un nuovo stato di equilibrio, la ricerca punta ad individuare quali, tra i presidi territoriali esistenti della rete (Case della salute, Poliambulatori), risultino essere più adeguati. L'obiettivo specifico è individuare una metodologia d'intervento per prefigurare e valutare l'adattabilità delle strutture territoriali ad accogliere le trasformazioni derivanti da nuovi modelli d¿uso e protocolli gestionali di tipo emergenziale. Tale valutazione sarà condotta su un campione di presidi territoriali avvalendosi di strumenti propri del Generative Design per identificare in modo rapido soluzioni progettuali alternative che, nel rispetto dei vincoli, individuano "soglie di resilienza" per garantire che la presa in carico dei pazienti nelle strutture avvenga in condizioni di appropriatezza, efficacia, efficienza, qualità delle cure e soprattutto in sicurezza.

ERC: 
PE8_3
PE6_12
Componenti gruppo di ricerca: 
sb_cp_is_2651743
sb_cp_is_2727529
sb_cp_is_2666273
sb_cp_is_2668229
Innovatività: 

Per agevolare i decisori nella valutazione delle strutture alternative agli ospedali, idonee alla gestione dei pazienti Covid-19, lo strumento oggi maggiormente impiegato risulta essere quello delle check list, come quelle speditivamente messe a disposizione da parte del governo degli USA per selezionare le strutture da allestire temporaneamente per la degenza dei pazienti, a supporto del sistema sanitario [7]. Questo strumento è stato sviluppato dall'U.S. Department of Health and Human Services (HHS) e dall'U.S. Army Corps of Engineers (USACE) e traduce le indicazioni specifiche desunte dai documenti dell¿OMS e dell¿ US CDC (Centers for Disease Control and Prevention) sulle modalità di assistenza dei pazienti in base alla gravità clinica, in requisiti tecnici che la struttura deve possedere.
Si tratta di strumenti che, in tempo di emergenza, hanno larga diffusione per via della facilità d¿impiego (senza necessità di particolari strumentazioni) trovando applicazione nell¿ambito di sopralluoghi svolti dai tecnici che si sono avvalsi anche della documentazione disponibile per ogni struttura presa in esame.
A partire da queste ricognizioni/sopralluoghi, le strutture sono state mappate all¿interno di database e sistemi GIS per offrire una visione complessiva delle disponibilità di spazi potenzialmente utilizzabili.

La ricerca intende però superare lo strumento della check-list mediante la strutturazione di una metodologia di valutazione più evoluta riguardo l¿adattabilità dei presidi territoriali ad accogliere le trasformazioni derivanti da nuovi modelli d¿uso generati da protocolli gestionali di tipo emergenziale, sfruttando appieno le potenzialità delle tecnologie e degli strumenti di supporto alla progettazione oggi disponibili.

Nell¿operare la scelta degli strumenti più appropriati si è inteso anche superare metodologie di valutazione della sola sintassi dello spazio (es. Space Syntax), più appropriate per effettuare analisi dello stato di fatto e verifiche di ipotesi progettuali poiché pur valutando caratteristiche quali permeabilità, vicinanza, connessioni, relazione visiva tra le diverse aree, risultano limitate nell¿inclusione di criteri riferiti alla tipologia degli utenti, alle attività e ai modelli d¿uso che generano gli spazi degli edifici.
Sono stati superati anche gli strumenti di simulazione troppo orientati alla valutazione del solo benessere psicologico ed emotivo degli utenti in relazione agli spazi (es. multi-agent simulation MAS) o quelli che valutano solamente una serie di eventi relazionati ai luoghi di cura senza prendere in considerazione le caratteristiche spaziali e tecnologiche degli stessi (Events-based model).
Sono state invece verificare le potenzialità e la versatilità d¿uso di metodologie basate sulla modellazione parametrica in ambiente BIM di nuova generazione che, oltre alla geometria degli spazi consentono di valutare la rispondenza di un edificio dettagliando meglio gli obiettivi e potendo rappresentare anche il `fattore umano¿ in termini di l¿interfaccia uomo-ambiente costruito. Per questo, per la parte relativa alla prefigurazione di soluzioni alternative sono state proposte metodologie che fanno riferimento al ¿Generative Architectural Design¿ e per la parte valutativa quelle riferite ¿Design optioneering¿, ovvero l¿insieme degli strumenti in grado di effettuare una valutazione di prestazione ¿multi-obiettivi¿.
Tali strumenti consentono una velocizzazione del processo integrando gran parte delle analisi effettuate dalla metodologia Space Syntax all¿interno del processo progettuale e consentendo di
di gestire al contempo gli altri aspetti del progetto in risposta a tutti gli altri requisiti, ambientali e tecnologici.
Infine, alla luce di quanto è accaduto, risulta oggi indiscussa la necessità di dotarsi e di aggiornare (così come l¿OMS già raccomandava a seguito dell¿Influenza Aviaria) i ¿piani pandemici¿ relativi a tutti i diversi livelli istituzionali.
I risultati ottenibili potrebbero integrare gli strumenti esistenti nella redazione e nel continuo aggiornamento dei piani emergenziali. Questo con il fine di velocizzare e supportare le scelte operative anche in emergenza, per ottimizzare la resilienza del sistema sanitario nazionale.

Codice Bando: 
2095949

© Università degli Studi di Roma "La Sapienza" - Piazzale Aldo Moro 5, 00185 Roma