La salvaguardia del patrimonio archeologico di Betlemme (Palestina) a seguito delle più recenti scoperte si presenta come un'attività fondamentale per questo sito archeologico con più di cinque millenni di storia, minacciato da scavi clandestini e da un'incontrollata attività edilizia. La collaborazione avviata tra il Ministero delle Antichità palestinese e la Missione Archeologica in Palestina & Giordania della Sapienza, attiva dal 2015 e con 7 pubblicazioni su riviste referenziate, ha rivelato l'esistenza di una rete di necropoli dell'età del Bronzo e del Ferro che costituiscono la più importante fonte di informazione sulla storia di Betlemme. Il presente progetto si propone di condurre un'opera di studio delle più recenti scoperte, di revisione di quanto precedentemente documentato e di aggiornamento, al fine di creare uno strumento di salvaguardia e monitoraggio, rappresentato da un sistema GIS, database relazionale e pubblicazioni (volume e articoli in riviste referenziate), all'interno delle attività di riqualificazione e valorizzazione della città di Betlemme, eletta capitale della cultura araba 2021.
Il progetto della ricerca, che si pone come obiettivo il monitoraggio e la salvaguardia del patrimonio storico-archeologico dell'area di Betlemme, prevede lo studio, la catalogazione e la pubblicazione di reperti e materiali recentemente scoperti, informazioni e documenti collezionati direttamente sul territorio. La ricerca, dunque, ha la possibilità di fornire dati precedentemente inediti relativi alla cultura materiale, al culto funerario, alla topografia e all'occupazione del sito di Betlemme per le fasi preclassiche, instaurando una relazione diacronica e sincronica con gli orizzonti culturali regionali.
Allo stato attuale degli studi esistono, infatti, solo delle ricognizioni parziali dell'area di Betlemme e pubblicazioni sporadiche, e ormai datate, circa la storia del sito, legate per lo più a studi puntuali e scoperte casuali. I prodotti finali della ricerca sono rappresentati da un sistema di mappatura georeferenziato collegato ad una database relazionale e dalle pubblicazioni scientifiche, in questi confluiranno tutti i dati raccolti e le nuove evidenze. I risultati così formalizzati possono contribuire alla creazione di una struttura di base per la ricerca archeologica di Betlemme.