Il progetto si pone l'obiettivo di riguardare dal punto di vista costituzionale, il concetto di secessione. Un concetto certamente problematico a causa della sua natura destabilizzatrice ma allo stesso tempo conciliabile con il contesto costituzionale contemporaneo.
Nonostante, infatti, possa apparire complessa la conciliazione di un ideale "diritto alla secessione" con i principi della sovranità statale e dell'indissolubilità del territorio nazionale, non può negarsi come la secessione abbia rappresentato uno snodo fondamentale nello sviluppo dell'idea di stato, specie in ragione del fatto che una delle sue funzioni è stata ed è, storicamente, quella di tutelare le diversità storico-culturali.
Tale percorso sarà intrapreso attraverso l'uso del metodo storico-comparativo: metodo che si ritiene fondamentale per la ricostruzione delle fasi evolutive del concetto di "secessione". Non può infatti ignorarsi il ruolo che gli eventi storici e le interpretazioni che ne sono state date hanno avuto sulla percezione delle possibili conseguenze del fenomeno secessionista ed allo stesso tempo, quanto una lettura comparativa delle vicende giuridico-costituzionali che hanno caratterizzato l'emersione del "problema secessionista" possa fornire un punto visuale risolutivo utile a dare una sistematizzazione del concetto di secessione che possa pacificamente renderlo parte dell'organizzazione costituzionale moderna.
In tale prospettiva, il presente progetto intende indagare se la secessione possa rivelarsi elemento dinamico e non esclusivamente disgregante, trovando la propria realizzazione non solamente nell'esito finale della divisione di un territorio e di un popolo dall'unità di cui fanno parte, bensì anche quale elemento di un più articolato processo di riconoscimento delle diverse identità statali ovvero di gestione dei conflitti derivanti dalla multiculturalità di uno stato.
Lo stato dell'arte riguardante il tema classico della "secessione" è oggi costretto nel recinto della visione negativa dello stesso sviluppata successivamente alle vicende della c.d. guerra di secessione americana e stratificatosi negli anni nonostante la continua emersione di nuove istanze di riconoscimento fondate sulle più diverse ragioni (dal Quebec in Canada sino ai Paesi Baschi e alla Catalogna in Spagna; dalla vicenda del Belgio alla crisi scozzese e alle istanze provenienti dall'Irlanda del Nord nel Regno Unito; dalla complessa vicenda della Crimea in Ucraina sino alle difficoltà di stabilizzazione nella penisola balcanica) e il susseguirsi dell'emergere di sempre nuove domande di indipendenza abbia spinto a una nuova analisi del rapporto non solamente fra secessione e ribellione ma, sopratutto, sulla possibile costituzionalizzazione del processo e dell'istanza secessionista.
La presente ricerca si propone di sviluppare delle basi sulle quali ricostruire la vicenda secessionista non come mera questione di integrità territoriale bensì come terreno di difesa delle minoranze infrastatuali. In tal senso, giungere ad una nuova teoria costituzionale della secessione potrà potenzialmente contribuire ad un nuovo processo di integrazione della differenza costruito sul metodo del riconoscimento della diversità fondato sull'approccio storico-comparativo.
In tal senso, frutto di tale lavoro potrà sicuramente essere una pubblicazione che renda fruibile alla comunità accademica una ricostruzione storico-comparativa del concetto di "secessione" dalla quale potranno emergere specifici contributi alla teoria della costituzionalizzazione del concetto di secessione.