Anno: 
2018
Nome e qualifica del proponente del progetto: 
sb_p_936622
Abstract: 

Sul volgere degli anni settanta del XVIII secolo, che in ambito artistico e culturale europeo coincidono con il delinearsi delle poetiche preromantiche, prende vita il fenomeno della Teatromania, variamente declinato nelle principali nazioni d'Europa: Germania, Francia e Inghilterra. Del fenomeno danno indizio non solo la nuova fisionomia degli spettacoli teatrali, ma anche le espressioni di punta della produzione letteraria coeva (in ambito tedesco si pensi al "Wilhelm Meister" di Goethe o al meno noto, ma assolutamente emblematico, "Anton Reiser" di Moritz) e la cronaca teatrale, che in Francia (proprio laddove il genere nasce, a inizio Settecento) diventa una sorta di metafora continua tra la descrizione dell'evento spettacolare e il racconto di pratiche e usi sociali condivisi. Come nota il numero 775 del Mercure de France, già nell'aprile 1732: «le goût pour les représentations théâtrales n'a été jamais si fort ni si général, non seulement en France, mais dans les Pays étrangers ».
La Teatromania - un « mal épidémique», scrive Pierre de la Montagne nel 1782 nella sua commedia intitolata per l'appunto "Théâtromanie" - è, altresì, un fenomeno che testimonia la centralità del teatro nel processo di formazione ed educazione dell'uomo, avviato nell'Illuminismo. In un'epoca priva di spazio "pubblico", il teatro diventa il luogo sensibile dell'educazione politica e culturale delle masse. La Francia ne è un chiaro esempio: all'alba della Rivoluzione, la 'sfera pubblica' francese è ormai strutturata dalla vita teatrale, considerata fatto sociale e insieme dispositivo estetico e ideologico onnipresente.
Non meno interessante è il profilo del panorama inglese coevo, terreno privilegiato dove indagare le diverse rappresentazioni della teatromania nella relazione - talvolta contrastiva - fra teatro e romanzo, spazio teatrale pubblico e privato, nell'epoca in cui all'affermazione della società borghese corrisponde anche la nascita di nuovi generi spettacolari.

ERC: 
SH5_4
SH5_8
SH5_9
Innovatività: 

Situato all'incrocio tra pratiche sociali, artistiche e intellettuali, il concetto di "Teatromania" consente di allargare l'orizzonte delle ricerche verso una costitutiva interdisciplinarietà (storiografia della letteratura, storia delle idee, estetica, storia dell'arte, sociologia del teatro etc). Tale fenomeno può dunque definirsi come un vero e proprio paradigma "culturale", il cui ruolo si è venuto a determinare come assolutamente cruciale nel processo di costituzione della società moderna. È attraverso il fenomeno della "teatromania" - con tutti i suoi corollari estetici e/o sociali - che l'Europa comincia a sperimentare l'articolazione, a volte conflittuale, tra "spazio pubblico" e "privato", la relazione tra l'Io e l'Altro all'interno di una prospettiva "mediatica", ossia strutturata a partire dal principio di "rappresentazione". L"indagine del fenomeno della Teatromania consente dunque di allargare la concezione di "spettacolo": non più inteso semplicemente come spazio/tempo della rappresentazione, ma come "performance", o showing doing , per usare una formula del regista e antropologo Richard Schechner (si rimanda al suo "Performance studies"). Molti dei concetti e delle pratiche sviluppati dalle scienze umane contemporanee, quali la sociologia teatrale (in particolare il concetto di società dello spettacolo o di ricezione teatrale, oggetto centrale della nuova teatrologia) o la teatroterapia e la musicoterapia, e fenomeni percepiti come radicalmente innovativi per quanto riguarda il rapporto fra palcoscenico e pagina scritta (vedi la relazione fra romanzo e teatro, particolarmente feconda nello spettacolo del secondo novecento) o la questione relativa all'estetica dell'illusione, traggono in realtà la loro origine proprio nel momento in cui si delinea in Europa il fenomeno della Teatromania, da cui traggono spunto e nutrimento. La singolarità di fenomeni conosciuti e già indagati all'interno della storia del teatro e dello spettacolo tardo settecentesco - ad esempio la relazione fra romanzo e teatro, la formazione di un nuovo pubblico, la nascita di generi nuovi come la pantomima e i tableaux vivants, la polemica fra teatro inglese e teatro francese, la relazione tra parola e musica, la riforma della recitazione, etc - acquisiscono nuova valenza e possono essere visti sotto altre prospettive, rispetto a quanto già acquisito dalla storiografia tradizionale. Il contributo innovativo della ricerca non è dunque soltanto inerente la scoperta e l'acquisizione di nuovo materiale storico-documentario, ma soprattutto riguarda le modalità nuove con cui il già conosciuto viene interpretato e posto in relazione comparatistica.
La componente innovativa di tale progetto mira essenzialmente ad una revisione e a un'integrazione della storiografia teatrale: indagare il fenomeno della teatromania, in tutte le sue declinazioni geografico-culturali, vuol dire innanzitutto considerare lo spettacolo teatrale nella sua dimensione "evenemenziale", cioè non come semplice "realizzazione scenica" di un testo drammatico, ma come vero e proprio "evento"; vuol dire ricollocare necessariamente la nozione "teatro" in una situazione comunicativa più ampia e complessa; accordare, cioè, un ruolo maggiore sia al "contesto" di rappresentazione che alla "comunità" di ricezione. Non è un caso, infatti, che tale fenomeno si sia verificato nel momento in cui in Europa viene a costituirsi quella che Habermas, con estremo rigore scientifico, ha definito l' "opinione pubblica" (vedi la sua "Storia e critica dell'opinione pubblica", 1962), la cui formazione politica e identità culturale passa anche attraverso l'elaborazione e interiorizzazione di concetti legati alla "teatralità" in senso ampio. A tal proposito, dunque, l'analisi del fenomeno della Teatromania consente di ridurre, in una prospettiva interdisciplinare, la distanza tra i campi storico-artistico e socio-critico, permettendo al tempo stesso di ribadire il fondamento storico di fenomeni "rivoluzionari" della scena contemporanea.

Codice Bando: 
936622

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