Nome e qualifica del proponente del progetto: 
sb_p_1774507
Anno: 
2019
Abstract: 

Spazi globali e locali possono essere oggi differenziati solo con un'astrazione: nella realtà essi sono ormai interamente connessi. Nonostante ci si ostini a rispondere con soluzioni locali a problemi globali, è indispensabile la consapevolezza che il globale finisca inevitabilmente per diventare individuale.
Per Zygmunt Bauman il principale sentimento che affligge l'uomo postmoderno è il disagio scaturito dal problema dell'identità: troppo flessibile è divenuta la realtà perché si possa costruire qualcosa di stabile e duraturo nel tempo, la vita è ormai mancanza di radici e stabilità.
Lo spazio, nella progressiva incorporazione e compenetrazione di vicino e lontano, appare sempre meno capace di costituire una cornice di riferimento stabile. Con la compressione spazio-temporale, «lo spazio sembra rimpicciolire fino a diventare un villaggio globale, mentre gli orizzonti temporali si accorciano al punto in cui il presente è tutto ciò che c'è» (Harvey, D., La crisi della modernità, 1997).
La consapevolezza comune è che la globalizzazione imponga stress da cambiamento e spaesamento. Ma è una conseguenza incontrovertibile? Se le "grandi narrazioni" non convincono più, esiste un'alternativa allo sradicamento?
Alla necessità di riconoscimento di sé, si può rispondere in uno spazio simbolico comune a tutta l'umanità: la casa.
Da qui la necessità di indagare i caratteri che conferiscono intimità e senso di appartenenza all'abitazione, e in che forme questo sentimento si possa concretizzare nella realtà contemporanea. Il presente studio intende ricercare, a fronte delle rinegoziazioni spazio-temporali e delle sfide multiformi che la globalizzazione genera, modelli e soluzioni ricorrenti in risposta alle problematiche descritte.
La necessità di flessibilità ed adattamento alle trasformazioni in atto ha dato luogo ad interessanti, esigue e poco indagate sperimentazioni progettuali, in ambito internazionale, che si ritiene utile individuare ed analizzare.

ERC: 
SH3_3
PE8_3
PE8_11
Componenti gruppo di ricerca: 
sb_cp_is_2262222
Innovatività: 

La proposta presentata è da intendersi come contributo all'avanzamento della ricerca nel più ampio campo delle sperimentazioni che cercano di rispondere, attraverso nuove configurazioni architettoniche degli spazi domestici, alla domanda espressa dalle diverse categorie sociali in rapporto alla temporaneità degli stili di vita emergenti.
Il modello del plug-in, una strategia progettuale in cui le unità modulari possono essere collocate direttamente a terra o collegate a un nucleo di torre con diverse declinazioni in funzione del contesto di inserimento, e quello dell'autocostruzione di elementi modulari e cellulari, sono la conseguenza in ambito architettonico dell'odierno stile di vita, indipendente da un luogo circoscritto e in continuo mutamento. Questi approcci progettuali non rinunciando all'identità dell'individuo a fronte dell'emergente temporaneità dell'abitare, ma la rafforzano ponendola al centro dello spazio abitativo, in opposizione alla contraria tendenza ad una progettazione standardizzata, rassegnata all'utilizzo di un generico utente in continuo cambiamento.
L'accettazione del "box" modulare come nuova modalità interpretativa delle realtà urbane del prossimo futuro può essere un riferimento per le valutazioni di un nuovo atteggiamento, anche tipologico, connesso alla residenza della contemporaneità,
L'idea di un sistema altamente industrializzato di unità prefabbricate alloggiate o ancorate ad un quadro strutturale indipendente e portante, trova attualmente scarso riscontro applicativo. Nonostante l'innovatività del pensiero e la potenziale efficacia strategica di un tale approccio progettuale, le sperimentazioni in atto hanno trovato ad oggi risultati insoddisfacenti e scarsa diffusione, mostrandosi ancora inadeguati rispetto alle aspettative iniziali.

Codice Bando: 
1774507

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