Nome e qualifica del proponente del progetto: 
sb_p_2099386
Anno: 
2020
Abstract: 

Scopo della ricerca è quello di analizzare, da un punto di vista sia giuridico che economico-aziendale, il regime tributario della conversione in crediti d'imposta dei crediti per imposte anticipate (deferred tax assets o DTA).
In particolare, dopo aver proceduto all'inquadramento dell'istituto e alla sua collocazione sistematica nel più ampio quadro delle vicende connesse all'attuazione del tributo e alla pluralità di fattispecie che determinano il rimborso, la ricerca si propone di analizzare i requisiti soggettivi, oggettivi e cronologici individuati dal d.l. n. 225 del 2010 e dal d.l. n. 18 del 2020 così da definire con precisione il perimetro di applicazione del meccanismo di conversione; le tipologie di imprese che vi possono accedere e la situazione economico-patrimoniale in cui queste ultime si trovano al momento di esercizio dell'opzione. Il passo successivo è rappresentato dall'analisi degli effetti giuridici prodotti dall'esercizio dell'opzione.
La ricerca, in parallelo con l'analisi dei profili giuridici, guarda anche all'esame dei profili economico-contabili connessi all'iscrizione in bilancio dei crediti per imposte anticipate e ciò sia nella prospettiva del principio OIC 25 che del principio IAS 12.
Attenzione particolare viene poi riservata all'incidenza delle DTA sul patrimonio di vigilanza delle banche e sugli effetti determinati dal meccanismo di conversione sul medesimo patrimonio.
La ricerca si propone, infine, l'obiettivo di evidenziare al futuro legislatore chiamato ad individuare un assetto normativo più organico gli spazi di criticità che attualmente caratterizzano il framework di riferimento, suggerendo altresì le modifiche più opportune per rendere il meccanismo di conversione delle DTA più snello ed efficiente.

ERC: 
SH2_4
SH1_4
Componenti gruppo di ricerca: 
sb_cp_is_2834583
sb_cp_is_2659584
sb_cp_is_2840065
Innovatività: 

La ricerca risulta essere assolutamente innovativa non esistendo in dottrina significativi contributi dedicati all'argomento. Ed invero, eccezion fatta per alcuni pregevoli interventi dedicati all'analisi di singoli profili, non si registrano pubblicazioni volte alla complessiva ricostruzione del regime tributario della conversione in crediti d'imposta dei crediti per imposte anticipate.
Affrontando in modo analitico e sistematico i diversi profili d'interesse sarà senz'altro possibile cogliere le diverse rationes che guidano le scelte del legislatore individuando, al tempo stesso, una cornice complessiva entro cui potrebbe collocarsi un più ambizioso disegno riformatore, disegno che dovrebbe portare al superamento di un assetto che è oggi estremamente frastagliato e settoriale.
Non sfugge, infatti, che il d.l. n. 225 del 2010 è caratterizzato da un ambito soggettivo di applicazione estremamente circoscritto in origine ed ulteriormente ridimensionato nel 2015; il d.l. n. 18 del 2020, per parte sua, pur essendo caratterizzato da un ambito soggettivo di applicazione più ampio, presenta un orizzonte temporale di cortissimo respiro.
Si dovrebbe, perciò, cercare di generalizzare l'ambito di applicazione del meccanismo della conversione delle DTA individuando requisiti soggettivi, oggettivi e cronologici che, rifuggendo da soluzioni di breve periodo legate alla gravità della contingenza, siano in grado di operare a regime assicurando ampi benefici di carattere finanziario alla generalità dei produttori di reddito d'impresa con indispensabili semplificazioni (anche) sul piano operativo e contabile.
Si garantirebbe così l'individuazione di un orizzonte temporale più contenuto per l'utilizzo delle perdite di periodo, delle eccedenze di ACE e delle eccedenze di interessi passivi indeducibili per carenza di plafond e si alleggerirebbero, al contempo, gli attivi dei bilanci eliminando crediti per imposte anticipate che, talvolta, appaiono rilevati senza tenere in adeguata considerazione le chiare indicazioni ritraibili dai correnti principio contabili (OIC 25 e IAS 12).
Un fattore di inquinamento delle valutazioni di bilancio verrebbe così ad essere oggettivamente ridimensionato.
Un duplice, benefico effetto potrebbe dunque essere assicurato da una riforma complessiva della materia.
In definitiva, si possono individuare delle linee guida che, oltre a consentire un'adeguata ricostruzione del vigente regime fiscale della conversione delle DTA in crediti tributari, possono essere utilmente considerate dal legislatore tributario nella prospettiva di una ridefinizione complessiva dello strumento rendendolo funzionale a garantire una migliore gestione di alcune posizioni soggettive di rilievo tributario (perdite di periodo, eccedenze ACE, eccedenze di interessi passivi e via dicendo).

Codice Bando: 
2099386

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