Il ruolo di flora e vegetazione commensali delle colture ha acquisito crescente interesse negli ultimi anni, sia dal punto di vista agronomico che ambientale. L'intensificazione dell'agricoltura sta causando il regresso di questa componente della biodiversità sia in Europa che in altre parti del Mondo. L'agricoltura estensiva tradizionale garantisce il mantenimento di una consistente porzione della biodiversità europea. Le specie vegetali commensali delle colture sono tra gli elementi più caratteristici degli agroecosistemi. I marchi D.O.P. (Denominazione d'Origine Protetta) e I.G.P. (Indicazione Geografica Protetta) vengono attribuiti a prodotti alimentari tipici, emblematici di una certa area geografica e aventi precisi disciplinari di produzione. In questo progetto, ci si propone di indagare per la prima volta flora e vegetazione commensali, ad oggi sconosciute, di tre colture D.O.P./I.G.P. del Lazio meridionale intimamente legate al loro areale di produzione, molto ristretto. Le comunità da studiare verranno caratterizzate da un punto di vista tassonomico/sintassonomico, corologico, strutturale ed ecologico; inoltre verranno indagate le loro relazioni con i principali fattori ambientali ed agronomici, effettuando anche analisi comparative tra le diverse colture e le diverse modalità di gestione. Le informazioni ottenute verranno archiviate in un geodatabase dedicato e confluiranno in banche dati floristico-vegetazionali nazionali e internazionali. Oltre a fornire un primo contributo di carattere conoscitivo, tale indagine consentirà di valutare la sostenibilità dei contesti agricoli in studio e fungerà da base per future attività di monitoraggio della biodiversità commensale di queste colture, nell'ottica di una comprensione delle più adeguate modalità di gestione ecocompatibili delle avventizie.
Il progetto proposto rappresenterà la prima caratterizzazione di flora e vegetazione commensale, attualmente sconosciute, di tipologie colturali di notevole interesse in termini sia agronomici che socio-economici. Nell'ottica di fornire delle basi per future attività di monitoraggio, i dati raccolti e il geodatabase implementato saranno utili per valutare i cambiamenti della biodiversità commensale nel tempo, l'impatto di questa sulle colture e il grado di sostenibilità degli agroecosistemi indagati, specialmente in relazione alle pratiche agricole. Lo studio di colture primaverili-estive in contesti ad agricoltura tradizionale permetterà inoltre un confronto con quanto precedentemente evidenziato in ambiti ad agricoltura intensiva (Fanfarillo et al. 2018, 2019), con particolare riguardo all'espansione di specie alloctone neofite, perenni e/o resistenti agli erbicidi. L'archiviazione delle informazioni raccolte in banche dati floristico-vegetazionali nazionali e internazionali permetterà un loro semplice e rapido reperimento e la possibilità di un loro utilizzo in progetti di vario tipo, a scale geografiche di diverso dettaglio.
Bibliografia
- Fanfarillo E, Kaspersky A, Giuliani A, Abbate G 2019. Shifts of arable plant communities after agricultural intensification: a floristic and ecological diachronic analysis in maize fields of Latium (central Italy). Botany Letters (accepted for publication).
- Fanfarillo E, Ferrante G, Abbate G 2018. Shifts of maize crop weed flora over 50 years: a case study in central Italy. 113° Congresso della Società Botanica Italiana - V International Plant Science Conference (IPSC) - Abstracts Book.