Nome e qualifica del proponente del progetto: 
sb_p_1788058
Anno: 
2019
Abstract: 

Il tema dell'innovazione costituisce, all'interno delle pratiche progettuali, un elemento chiave nell'ambito del Design contemporaneo inteso come prodotto, servizio e comunicazione. La società contemporanea è la società dell'immateriale, della cosiddetta "quinta dimensione" (Cosenza, 2012), una dimensione informativa nella quale la conoscenza passa attraverso l'analisi e la comunicazione dei dati. Ma come è, dunque, possibile progettare la comunicazione alla luce della "data-revolution"? L'information Design nasce con l'esigenza di comunicare dei dati, operazione possibile solo attraverso la codifica di un linguaggio (codice) condiviso da entrambe le parti coinvolte (ossia l'emittente e il ricevente delle informazioni). Il panorama contemporaneo, alla luce delle nuove forme percettive e cognitive, esperienziali ed estetiche, è ormai scenario di applicazioni e configurazioni che necessitano di nuovi strumenti, nuove immagini, nuovi simboli, dei quali il design, nella sua natura trans-disciplinare, si fa traduttore e codificatore. Nel campo del Design della Comunicazione, uno dei segmenti di indagine risulta la ridefinizione dei concetti chiave che costituiscono le fasi progettuali. In particolare, nel processo progettuale convivono una serie di azioni che, all'interno di un pensiero sistemico e interdisciplinare come quello della ricerca, prevedono la gestione di dati. Il tema del Data Collect sconfina nell'ambito di ricerca dell¿Information Design, in particolare nel ruolo del Data Visualization all'interno del progetto di Design per la Comunicazione.
Alla luce di quanto premesso, la ricerca intende indagare il ruolo del Design della Comunicazione in quanto interprete dei fenomeni della contemporaneità e de-signatore di linguaggi, attraverso strumenti propri dell'Information Design, in particolare nella visualizzazione e la configurazione delle fasi del processo progettuale nell'ottica di una vera e propria "architettura del progetto".

ERC: 
SH3_14
SH5_8
PE6_10
Componenti gruppo di ricerca: 
sb_cp_is_2276108
Innovatività: 

Effettuando un breve riepilogo, finora è stata sostenuta la legittimità della comunicazione visiva ad essere considerata un linguaggio, una struttura complessa dotata di un codice segnico, espressione di conseguenti significati. Considerando, dunque, la comunicazione come arte visiva e quindi come insieme di sottostrutture, è possibile scomporne la totalità a favore di un'analisi delle singole parti che la compongono. La scomposizione dell'oggetto visivo nelle sue componenti permette di far emergere, dunque comprendere, le scelte compositive, distributive, estetiche che stanno alla base del progetto. L'operazione di scomposizione costituisce un processo di semplificazione della complessità d'insieme, in quanto offre la possibilità di individuare gradualmente le componenti del progetto e comprendere ciascuno di essi dal più semplice al più complesso, sovrapponendoli man mano, fino alla ricomposizione dell'insieme.

La connessione diretta e imprescindibile tra percezione visiva e attività conoscitiva viene sostenuta da Arnheim e applicata alla riflessione sul ruolo dell'arte nell'educazione e nella società. Lo psicologo e storico dell'arte, infatti, individua come principale causa della marginalizzazione degli oggetti d'arte e del poco coinvolgimento da parte del pubblico la "frattura fra senso e pensiero", sostenendo che una mancanza di attenzione da parte degli educatori o dalle istituzioni didattiche nell'individuazione di un adeguato metodo di apprendimento, porti ad un inevitabile indebolimento della conoscenza all'interno delle attività umane.

Il concetto precedentemente introdotto di struttura, intesa come un insieme coerente di elementi le cui relazioni ne costituiscono il senso, si può applicare al Design della Comunicazione Visiva attraverso l'interpretazione, in chiave semiologica, del "sistema comunicativo". Tale affermazione, infatti, vede confrontabili gli aspetti sintattici e grammaticali del linguaggio con quelli della forma, ovvero la definizione di una logica formale che individua la comunicazione visiva come un sistema di relazioni formate da strutture subordinate esprimibili in termini logici, dove ciascuna struttura fornisce un contributo segnico, e dunque un significato. Ciò costituisce la base di partenza per una riflessione su una possibile relazione tra l¿approccio semiologico e la comunicazione.
Ad oggi, il Design della Comunicazione, in particolare nella disciplina dell'Information Design, potrebbe appropriarsi del ruolo di storyteller prefiggendosi come obiettivo la comunicazione di veri e propri racconti, al fine di farsi portatore (e in qualche modo custode) della memoria culturale globale e locale.

Obiettivo della ricerca "utilizzando un approccio transdisciplinare e sistemico" (Marzocca, 2014) è pertanto quello di ricostruire attraverso casi studio, iniziative e prospettive, i volti della comunicazione per la cultura del progetto raffigurandone come esercizio teorico-critico i modelli metaprogettuali, gli strumenti narrativi, i codici visuali, dei linguaggi visivi adottati.
In particolare, si intende indagare il valore dello strumento dell'infografica nella definizione di variabili e strumenti all'interno delle tre azioni quali metaprogetto, concept e progetto. L'obiettivo è "dare senso"attraverso l'azione congiunta di design thinking, strategic problem solving e information visualization.

Codice Bando: 
1788058

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